Come il compianto presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il sindaco di Piedimonte Etneo, Ignazio Puglisi, in lungo post pubblicato sulla propria pagina social reagisce energicamente dopo che il municipio è stato terremotato da una inchiesta coordinata dalla procura di Catania e che ha portato alla scoperta dell’ennesimo squallido caso di assenteismo collettivo. Episodi grotteschi che i carabinieri hanno puntualmente documentato con immagini eloquenti.

Chi ha sbagliato deve pagare, su questo non c’è dubbio – scrive su Facebook il sindaco Puglisi -. Ho già detto, senza se e senza ma, che il Comune di Piedimonte si costituirà parte civile nell’eventuale processo contro i propri dipendenti oggi imputati.
Appunto eventuale, perché ad oggi nessun rinvio a giudizio è stato disposto e, fino a prova contraria, vige il principio della presunzione di innocenza.
Ciò posto mi piacerebbe che chi oggi ritorna sulla notizia delle indagini nei confronti dei dipendenti comunali, rispiattellando nome e cognomi che nulla aggiungono ai fatti, si ponesse qualche domanda, ed in particolare se oggi non sarebbe meglio attendere l’esito definitivo delle indagini, prima di emettere delle sommarie sentenze di condanna, anche perché, come sempre accade, ai provvedimenti di assoluzione non verrà mai dato lo stesso rilievo. Del resto il boccone è troppo ghiotto.
Mi dispiace vedere il nome dei Comune di Piedimonte Etneo in prima pagina per presunti fannulloni del cartellino, per fatti risalenti al maggio, giugno e luglio 2015.
Mi dispiace ancor di più non averlo visto quando, grazie all’impegno, alla dedizione, alla competenza ed alla serietà dei nostri dipendenti il Comune di Piedimonte Etneo ha ottenuto il finanziamento di 6.140.000,00 euro per la sistemazione della SS 120.
L’odierna enfasi non è stata utilizzata quando ha ottenuto il finanziamento di 1.050.000,00 per il miglioramento sismico dell’edificio comunale, quello di €200.000,00 per la sistemazione dell’ex Comando dei Vigili Urbani, € 500.000,00 per la sistemazione del Campo Sportivo A. Raiti, ovvero quando ha efficentato l’impianto di pubblica illuminazione, con installazione del LED e mettendo a sistema tutti gli impianti di produzione di energia pulita”. Il sindaco soggiunge: “Nessuno di chi dà le informazioni si è curato dei lavori di sistemazione della Caserma dei Carabinieri, dove stiamo spendendo oltre 600.000,00 euro, della democrazia partecipata, del baratto amministrativo, della raccolta differenziata, dei tantissimi progetti approvati ed in attesa di finanziamento, di quelli già realizzati (solo per citarne alcuni rifacimento della Via Rinnina, della Via Principe di Piedimonte, della Via Mons. Cannavò, della Via Barbarino, della Via Mattarella, del Belvedere di Presa, l’acquisto degli arredi nella Palestra comunale) e di quelli da realizzare come i tetti di copertura delle nostre Case Popolari, la sistemazione di Piazza Umberto, di Piazza Madre Chiesa. Men che meno ha enfatizzato le procedure di stabilizzazione, che si concluderanno quest’anno, portate avanti senza intoppi, i prepensionamenti, la formazione continua del personale, la costante lotta all’evasione tributaria che ci ha consentito di ridurre enormemente il carico tributario sui nostri concittadini, né gli oltre 100 giovani hanno avuto la possibilità di prestare il “servizio civile”, anche questo grazie al lavoro dei dipendenti del Comune di Piedimonte. Chi ha sbagliato in passato è giusto che paghi.
Ma questo, in ogni caso, non può cancellare quello che è stato fatto, che è veramente tanto. E questi risultati sono stati possibili grazie ai dipendenti del Comune di Piedimonte Etneo”.

Fin qui il lungo sfogo del sindaco che con straordinaria enfasi da campagna elettorale, elencando opere e interventi eseguiti nel piccolo centro Etneo, ha perso una occasione per tacere. Almeno in questa fase.