Operazione Isola Bella: "Io faccio il cattivo ... devi imprimere terrore a tutti..." LE INTERCETTAZIONI -
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Operazione Isola Bella: “Io faccio il cattivo … devi imprimere terrore a tutti…” LE INTERCETTAZIONI

Operazione Isola Bella: “Io faccio il cattivo … devi imprimere terrore a tutti…”  LE INTERCETTAZIONI

Le indagini hanno fatto emergere numerose vicende estorsive perpetrate dal sodalizio, emblematiche del radicato controllo territoriale operato dai Cintorino a Calatabiano.

Altra fonte significativa di introiti per il clan Cintorino è rappresentata dal traffico di stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), in relazione al quale è stata tracciata l’esistenza di plurimi e stabili canali di rifornimento, che hanno permesso al clan Cintorino di superare i “danni” causati dai sequestri operati dalla Guardia di Finanza nel corso delle indagini (kg. 1 di cocaina, kg. 1,5 di hashish e kg. 1 di marijuana).

Non mancano, infine, episodi di usura particolarmente gravi, con tassi di interesse che variano dal 120% al 450% annuale.

Il clan ha dimostrato di saper affiancare alle classiche attività estorsive, di usura e di spaccio di stupefacenti, la concreta propensione a insinuarsi tra le iniziative imprenditoriali più redditizie e visibili del territorio di competenza, con particolari proiezioni nel territorio della provincia di Messina, come Giardini di Naxos e Taormina, località particolarmente appetibili, sia per il controllo delle attività turistiche, sia per investire i proventi illeciti in attività imprenditoriali riconducibili al clan.

Decisamente rappresentativo il ruolo di Gaetano Di Bella, che, in qualità di “rappresentante” del clan Cappello per il territorio di Giardini Naxos e Taormina, per conto e sotto l’egida di Mario Pace, aveva programmato di inserirsi nel tessuto economico, attraverso il reimpiego di capitali proventi di attività illecita in iniziative commerciali locali.

In tal senso appare chiaro il contenuto della captazione ambientale del 5-2-2017 e segnatamente la conversazione in auto tra Gaetano Di Bella e Rino Marcello Rocco.

Rocco: “E’ capace che più interessi di qua ci sono”; Di Bella: “Certo. Non hai neanche idea tu, là ti devi solo soltanto ambientare, come ti ambienti … i cristiani lo sai come vengono per un colpo per una cosa, un colpo per un’altra … i cristiani ti vengono a cercare”.

Relativamente poi alla necessità di usare modalità non diplomatiche nei confronti delle vittime d taglieggiare Gaetano Di Bella  teorizzava come la “strategia del terrore” avrebbe dovuto trovare applicazione non confronti di una vittima di turno, ma di tutti i “cristiani”, per affermare così in modo incontrastato sul territorio il potere del clan. Significativi i passaggi di un’altra intercettazione,  tra Di Bella e Emanuele Sorrentino, del 28 maggio 2017.
Sorrentino: “Io devo fare la parte del cattivo oggi… Di Bella: Certo tu devi fare la parte del cattivo. Di Bella: No io faccio la parte del cattivo io lo stesso… però tu devi fare patte…perchè altrimenti i cristiani se ne salgono … hai capito? Devi imprimere un pò di terrore… ma non a loro, a tutti… inc.le e stop… perchè se ti fai vedere che è… cercano poi di inc.le hai capito?”

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