Malvagna: una domenica con "La Compagnia dell'Ostello" per pulire il sentiero Bottesco -
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Malvagna: una domenica con “La Compagnia dell’Ostello” per pulire il sentiero Bottesco

Malvagna: una domenica con “La Compagnia dell’Ostello” per pulire il sentiero Bottesco

Tra una settimana l’associazione di volontariato ambientale, costituitasi a Mojo Alcantara un paio di anni fa, darà vita ad una “task force” per ridare decoro al suggestivo percorso naturalistico, che prende il nome dalla forma del serbatoio di un antico acquedotto. L’iniziativa è sostenuta da Legambiente, dal Cai e dall’Amministrazione Comunale malvagnese

Un paio di anni fa si costituiva a Mojo Alcantara “La Compagnia dell’Ostello”, ossia un’associazione di volontariato ambientale che riunisce amanti dell’escursionismo naturalistico e dei percorsi storici, culturali e religiosi. Non a caso, diversi componenti del sodalizio hanno affrontato l’esperienza del Cammino di Santiago, ovvero il lungo percorso che, attraverso la Francia e la Spagna, conduce al santuario di Santiago di Compostela, dove sarebbe sepolto l’apostolo Giacomo il Maggiore. Ultimamente si sta assistendo ad una riscoperta di questo tipo di percorsi (si pensi, ad esempio, alle Vie Francigene, al Cammino Italia ed al Sentiero Europeo E1), anche sotto la spinta di più salutari stili di vita, all’insegna del movimento fisico e del contatto con la natura, e della voglia di conoscere e valorizzare al meglio i nostri territori rurali e montani. Tra gli obiettivi de “La Compagnia dell’Ostello” ci sono anche il recupero e la gestione di rifugi e punti di ristoro per i camminatori e l’avvicinamento dei giovani alle antiche tradizioni.

Ma domenica prossima, 24 marzo, l’associazione moiese si cimenterà in una nuova iniziativa di grande valore civico: la pulitura del sentiero “Bottesco” in collaborazione con “Legambiente Taormina-Valle dell’Alcantara” e con la sezione di Randazzo del “C.A.I.” (Club Alpino Italiano) e con il patrocinio del Comune di Malvagna, nel cui territorio detto sentiero ricade.

Come si legge in una nota di presentazione diramata dal presidente de “La Compagnia dell’Ostello” Pippo Currenti (al centro nella foto principale), «l’obiettivo questa volta non è affrontare tanta strada a piedi, come ci piace solitamente fare, ma pulire alcune centinaia di metri di questo suggestivo percorso naturale, sistemandone ove possibile la recinzione ed installando la segnaletica con i simboli ed i colori del CAI. L’iniziativa è aperta a chiunque volesse partecipare, e quindi non solo a noi soci delle associazioni promotrici. Chi domenica prossima volesse essere dei nostri deve presentarsi alle ore 8,00 a Malvagna in Piazza Roma munito di guanti da lavoro, scarpe antinfortunistica e, possibilmente, utensili ed attrezzi come forbici e seghetto per potare, zappetta ecc. Più saremo e più facile e divertente sarà raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi. E’ comunque opportuno prenotare l’adesione telefonando ad uno dei seguenti numeri: 3881480032 (Pippo Currenti), 3343330505 (Maria Lilia Papa), 3497854632 (Gaetano Longhitano), 3403991401 (Gabriella Caggegi)».

Il sentiero “Bottesco” prende il nome dall’antico serbatoio a forma di botte che alimentava l’acquedotto malvagnese e che ancora è possibile vedere lungo tale percorso, che inizia all’estrema sinistra del piazzale del cimitero di Malvagna, intorno ai 730 metri sul livello del mare.

Si arriva quindi al vecchio tracciato che una volta serviva ai contadini per raggiungere i loro piccoli appezzamenti di terreno, coltivati per poter sfamare la famiglia e sottratti alla montagna con un faticoso lavoro di costruzione di muri a secco e terrazzamenti (chiamati “zotti”) di cui esistono ancora delle evidenti tracce, specie lungo il tratto iniziale che sale ripidamente verso Pizzo Pino, a 900 metri s.l.m.

Alla fine del sentiero inizia la dorsale delle cosiddette “Coste”, che con un tragitto a “saliscendi” arriva a Punta di Castelluzzo, ossia la cima più alta a 1160 metri s.l.m. Da qui, seguendo un’ampia carrareccia, inizia la discesa verso Roccella Valdemone.

Rodolfo Amodeo

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