Giarre, gettoni consiglieri comunali: Fratelli d'Italia propone un nuovo regolamento -
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Giarre, gettoni consiglieri comunali: Fratelli d’Italia propone un nuovo regolamento

Giarre, gettoni consiglieri comunali: Fratelli d’Italia propone un nuovo regolamento

In una lettera aperta recapitata al presidente del Consiglio Francesco Longo e ai consiglieri comunali, Fratelli d’Italia propone un nuovo regolamento per i gettoni. Qui di seguito la missiva.

“Non sta certamente a noi dovervi rammentare la grave situazione di crisi economica che affligge il nostro Comune e la nostra Comunità. Tuttavia, siamo dell’opinione che sia dovere di ogni partito politico degno di questo nome quello di impegnarsi affinché possano essere messi in campo tutti gli strumenti, dal più importante al meno importante, affinché tutti insieme, Istituzioni e cittadini, si possa uscire dalla palude.

Per questo motivo, venendo all’argomento di cui in oggetto, abbiamo preso atto che il Comune di Giarre spende in media qualcosa come 75/80.000 euro l’anno in gettoni di presenza per la partecipazione dei Sig.ri Consiglieri ai Consigli e alle Commissioni consiliari. A questo conto, tra l’altro, non si sta sommando l’esborso compensativo del Comune per i datori di lavoro dei Consiglieri lavoratori dipendenti che si assentano dal posto di lavoro per partecipare a Consigli comunali e Commissioni consiliari. Sommando tutto, è ben chiaro che si parla di numeri molto importanti, specie per un Ente in grandi difficoltà.

Non essendo il nostro un partito che ha fondato le proprie fortune sull’antipolitica, siamo ben coscienti che la politica e la democrazia hanno dei costi minimi per il loro funzionamento, e per permettere l’accesso nelle Istituzioni a tutti i cittadini, tuttavia, riteniamo che a Giarre vi siano degli aggiustamenti doverosi da apportare agli strumenti che regolano di riflesso anche la spesa dell’Ente per i gettoni di presenza e i rimborsi per i datori di lavoro dei Consiglieri.

Nel dettaglio riteniamo che il combinato disposto tra due articoli del regolamento del Consiglio comunale e del Regolamento delle Commissioni consiliari, abbia generato un aumento di spesa che potrebbe benissimo essere ridotto seguendo le nostre indicazioni.

L’art. 7 comma 2 del Regolamento del Consiglio comunale permette a singoli Consiglieri (se rappresentanti di partiti o se unici eletti nella lista dove erano candidati) di formare un gruppo consiliare. Il fatto già di per sé è un non senso. Ma l’aspetto economicamente “esplosivo” è il combinato disposto tra il predetto articolo e l’art. 18 comma 2 del Regolamento delle Commissioni consiliari, il quale prevede per i Capigruppo la possibilità di partecipare a tutte le Commissioni consiliari, pur non concedendo a questi ultimi diritto di voto né valenza ai fini del numero legale (per le Commissioni dove non sono stati eletti). Da un’attenta lettura delle normative regionali in materia e delle conseguenti circolari esplicative, è affermato come gli unici Consiglieri che possono maturare il diritto a ricevere il gettone di presenza sono quelli che hanno “effettivamente partecipato” ai lavori di Consiglio o Commissione (restando presenti per la maggior parte del tempo dell’adunanza o restando presenti durante la trattazione della maggior parte dei punti all’Odg), ed inoltre, è altrettanto chiaro come un’altra condizione di legittimità per la partecipazione ai lavori delle Commissioni sia l’elezione all’interno della Commissione stessa con atto deliberativo del Consiglio comunale, quindi sia i Capigruppo o eventuali sostituti afferenti sempre allo stesso gruppo non hanno né titolo per partecipare ad una Commissione dove non sono stati eletti, né per ricevere il gettone di presenza.

Sino ad oggi, nel nostro Comune, i Capigruppo, anche se rappresentano solo se stessi, non solo possono partecipare a diverse Commissioni (dove non sono stati eletti), percependo il gettone di presenza, ma maturano anche il diritto al rimborso per il datore di lavoro per le ore impiegate nei lavori delle Commissioni.

Inoltre, si fa presente che come recita la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22: “l’importo mensile del rimborso dei permessi non potrà superare l’importo pari ad un terzo dell’indennità mensile dell’organo

monocratico di riferimento”.  Ci auguriamo che il Presidente e i Consiglieri, vogliano prendere in considerazione le criticità sollevate nella presente missiva, abrogando le parti di regolamento che inducono ad un eccesso di spesa non produttiva, e verificando, con l’ausilio degli uffici competenti, eventuali errori o disfunzioni nei calcoli della spesa per gettoni e permessi”.

 

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