Giarre, solidarietà e fratellanza natalizie targate “Unitalsi” -
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Giarre, solidarietà e fratellanza natalizie targate “Unitalsi”

Giarre, solidarietà e fratellanza natalizie targate “Unitalsi”

È stata una giornata all’insegna della solidarietà e della fratellanza quella vissuta, domenica scorsa, dai soci del gruppo Unitalsi di Giarre presso un noto l’Agriturismo di Santa Venerina. In vista delle prossime festività natalizie, il responsabile del gruppo giarrese, Alfio Nicolosi, ha organizzato con cura, coadiuvato dalla moglie Angela, un pranzo di Natale in compagnia dei fratelli ammalati. Preceduta dalla Santa Messa, celebrata dall’arciprete parroco del Duomo di Giarre, don Antonino Russo, l’agape fraterna ha regalato ore di vera condivisione ai presenti, soci e ammalati, uniti dalla gioia dello stare insieme per “scelta”, nel nome di Maria e di Gesù, Dio fatto uomo, che, per primo, ha scelto la via della Croce.

Una presenza preziosa, tra gli altri, quella dei fratelli ammalati che, pieni di fede, affidano, quotidianamente, al Signore le loro disabilita carichi di speranza e pazienza. Il loro sorriso, la loro gioia, la loro riconoscenza, il grande tributo donato ai volontari unitalsiani il cui servizio si esplica non solo durante i viaggi a Lourdes o nei santuari Mariani, ma si completa nel corso dell’anno a fianco di coloro che soffrono allietando il loro spirito con diverse iniziative anche a domicilio.

Rinnovata, lo scorso due dicembre, nella “Giornata Internazionale della Persona con Disabilità”, la promessa di appartenenza all’Associazione, le dame e i barellieri giarresi, hanno scelto di trascorrere una giornata con i fratelli ammalati all’insegna del sorriso e della gioia. Immancabile, a fine pranzo, il taglio della torta, accompagnato da un brindisi e dallo scambio di doni e auguri natalizi.

«La scelta di servire i fratelli ammalati – spiega il responsabile del gruppo giarrese, Alfio Nicolosi – nasce dal desiderio di realizzare pellegrinaggi e maturare una esperienza di tenerezza e carità quotidiana da vivere nel proprio territorio. Ed è anche con questi momenti che vogliamo ribadire il nostro servizio, a fianco delle persone ammalate, sostenendo la loro piena inclusione in ogni ambito della vita».

Rosalba Azzarelli

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