Nuovi orari di lavoro, dipendenti dell'Ufficio tecnico di Giarre in agitazione contro la direttiva della dirigente -
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Nuovi orari di lavoro, dipendenti dell’Ufficio tecnico di Giarre in agitazione contro la direttiva della dirigente

Nuovi orari di lavoro, dipendenti dell’Ufficio tecnico di Giarre in agitazione contro la direttiva della dirigente

Il personale dell’Ufficio tecnico del Comune da oggi è ufficialmente in stato di agitazione. L’azione sindacale trae origine da una comunicazione a firma della dirigente tecnica Pina Leonardi nella quale facendo seguito ad una conferenza dei servizi alla quale hanno preso parte i dirigenti delle Aree funzionali e il segretario generali dell’Ente, nell’ottica di una operatività di tutti gli uffici improntata sui principi di efficienza ed efficacia, verrà applicato a partire da oggi, 13 settembre, il nuovo orario di servizio e di lavoro.

Relativamente ai dipendenti a tempo pieno il nuovo orario antimeridiano è fissato all’interno del periodo di flessibilità dalle 7.45 alle 8.15; quello di uscita, antimeridiano, dalle 13.45 alle 14.15.

I correttivi applicati che sono stati proposti in sede di conferenza di servizi e che invece sono diventati esecutivi, d’imperio, per esclusiva volontà della dirigente Leonardi, hanno suscitato la pronta reazione delle parti sociali di categoria ed in particolare il Coordinamento Sindacale Autonomo che ha annunciato, come detto, lo stato di agitazione.

Carmelo Torrisi, rsu della sigla sindacale autonoma nell’esprimere il proprio dissenso sottolinea che “ogni modifica riguardante l’orario di lavoro deve essere necessariamente concertata con le organizzazioni sindacali”.

Secondo Torrisi, le modifiche risultano fortemente penalizzanti. Con la riduzione del tempo di tolleranza ciascun lavoratore dovrà ogni qualvolta non rispetterà l’orario, dovrà chiedere un permesso di 16 minuti. In un mese – come da contratto – sono consentii permessi per complessivi 3 ore, pena l’avvio di procedimenti disciplinari. Lo stato di agitazione prelude ad una prossima iniziativa sindacale, tra cui l’astensione dal lavoro, nel caso in cui la direttiva della dirigente tecnica dovesse rimanere attiva.

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