Giarre, Ipab “Marano”: ma che fine ha fatto il commissario? -
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Giarre, Ipab “Marano”: ma che fine ha fatto il commissario?

Giarre, Ipab “Marano”: ma che fine ha fatto il commissario?

Che fine ha fatto il commissario che avrebbe dovuto insediarsi una volta decretata la chiusura, dopo 70 anni di gloriosa storia, dell’Ipab “Leonardo Marano”? Se lo chiede il presidente del consiglio di amministrazione dell’istituzione filantropica, Sebastiano Russo che nell’aprile scorso ha rassegnato le dimissioni, e con lui i componenti del cda. In una nota trasmessa all’assessorato regionale della Famiglia, il dimissionario presidente dell’Ipab, Russo sottolinea che, in attesa dell’insediamento di un commissario o di un organo speciale per la gestione della struttura pubblica, “aveva assicurato la più stretta possibile ordinaria amministrazione dell’Ipab giarrese. Tuttavia sono invece trascorsi quasi 5 mesi, senza che sia stata in alcun modo riscontrata la comunicazione delle dimissioni dei componenti e del presidente del consiglio di amministrazione dell’istituzione benefica giarrese, da qui l’esigenza di declinare responsabilità attinenti l’Ipab “Leonardo Marano” che, nel frattempo, priva di vigilanza, in questi mesi e stata teatro anche di due tentativi di furto e danneggiamento in alcuni spazi interni dell’ex casa di riposo.

Russo nella missiva trasmessa alla Regione coglie l’occasione per ribadire che la struttura era a buon punto di salvabilità, senza necessità di ricorrere a finanziamenti erariali, solchè non fosse stata interrotta la procedura di fusione, già in corso avanzato, con l’Ipab  “Bonaventura” (anche questa con sede a Giarre e inattiva da oltre 40 anni), con improvvida tempestività dell’assessorato regionale alla Famiglia, conseguita alla richiesta avanzata dall’Ordinario Diocesano di Acireale, del 25 luglio del 2016. L’ex presidente dll’Ipab, “Marano”, Sebastiano Russo, rimarca che, con le dimissioni del segretario e del ragioniere dell’opera Pia e non essendo utilizzabile per attività esterne l’unica unità di personale esecutivo amministrativo, non potrà rispondere di responsabilità inerenti a funzioni impossibili da esercitare”.    

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