Caccia in Sicilia, Wwf contro calendario venatorio "allargato": "Prevista una mattanza" -
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Caccia in Sicilia, Wwf contro calendario venatorio “allargato”: “Prevista una mattanza”

Caccia in Sicilia, Wwf contro calendario venatorio “allargato”: “Prevista una mattanza”

Si potrà cacciare di più e per più giorni quest’anno in Sicilia. Nuove disposizioni che hanno messo in allarme la associazioni animaliste che chiedono all’assessorato regionale di rivedere il decreto.

Tra le novità, è stata anticipata per molte specie l’apertura della caccia al 16 settembre mentre è stata posticipata la chiusura per colombaccio, gazza, ghiandaia e volpe che potranno essere cacciate, solo d’appostamento, tra il 2 al 10 febbraio.

Aumentati i limiti massimi del numero di capi che giornalmente si possono abbattere, il cosiddetto carniere, per la beccaccia e per il coniglio, rispettivamente i limiti sono passati da 2 a 3 capi giornalieri per la beccaccia e da 1 a 2 capi giornalieri per il coniglio. Per ogni giornata di caccia ogni cacciatore potrà abbattere in tutto 15 capi di selvaggina.

E’ facile comprendere la preoccupazione delle associazioni ambientaliste. «Si tratta di previsioni vergognose perché hanno un solo dichiarato scopo: la deregulation venatoria per trasformare la Sicilia in un immenso poligono di tiro contro gli animali selvatici! Autorizzare a sparare per oltre 5 mesi persino in aree protette ed a specie in declino e contro i pareri scientifici di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), è una grave e sconsiderata istigazione al bracconaggio, un atto di arroganza istituzionale” ha dichiarato Ennio Bonfanti, responsabile regionale del settore “fauna” del Wwf.

Ed ancora: “La fauna è considerata dalla legge italiana un patrimonio indisponibile dello Stato e non è un trastullo per i cacciatori. Il calendario venatorio, di conseguenza, deve tener conto in primo luogo dell’esigenza di tutelare questa fauna e non può ignorare le indicazioni Ispra».

Per questi motivi il presidente del Wwf Sicilia nord orientale Vita Raiti, il delegato regionale Wwf Franco Andaloro , il referente “fauna” Wwf Sicilia Ennio Bonfanti,  tutti i presidenti delle sedi del Wwf Sicilia e altre associazioni di protezione ambientale hanno firmato una lettera appello al presidente della Nello Musumeci con l’invito a riformulare il decreto nel rispetto della normativa vigente.

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