Giarre, Uffici Giudice di Pace con la posta bloccata e senza climatizzatori -
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Giarre, Uffici Giudice di Pace con la posta bloccata e senza climatizzatori

Giarre, Uffici Giudice di Pace con la posta bloccata e senza climatizzatori

Alcune gravi criticità organizzative e strutturali limitano la regolare funzionalità degli uffici giudiziari del Giudice di pace, allocati al piano terra nell’edificio dell’ex Tribunale di corso Europa. Sullo fondo le persistenti carenze economiche del Comune adesso aggravate dal dichiarato dissesto – riguardo la  manutenzione dei climatizzatori dell’edificio giudiziario e, fatto gravissimo, anche sul regolare recapito della posta giudiziari. Problemi pesanti che rischiano di pregiudicare la nomale attività degli uffici giudiziari. Il giudice di pace Massimo Lo Giudice in una nota indirizzata al presidente del Tribunale di Catania con grande allarme e preoccupazione per le conseguenze, ha rappresentato una grave situazione, quella del recapito della posta giudiziaria, che risente di pesanti rallentamenti da imputare ad un contenzioso tra il Comune di Giarre e Poste italiane. La posta a quanto pare subisce ritardi per oltre 20 giorni, rischiando di compromettere l’iter processuale di alcuni procedimenti in corso.

Sul tema dei ritardi del recapito della posta giudiziaria, il presidente dell’associazione avvocati giarresi, avv. Giuseppe Fiumanò, rimarca la gravità del disservizio che si ripercuote sui cittadini che, come prevede la legge, depositano presso la cancelleria del Giudice di pace di corso Europa ricorso e vari appelli da trasmettere agli uffici giudiziari superiori. Non meno importante, poi, la mancata funzionalità degli impianti climatici nell’edificio che ospita le aule giudiziarie e gli uffici. “Siamo costretti a lavorare in aule che, nelle ore centrali, si trasformano in forni – afferma l’avv.Fiumanò – una situazione inaccettabile più volte rappresentata all’amministrazione.  In alcuni momenti negli ambienti dell’ex Tribunale si registrano temperature superiori ai 35 gradi; un effetto serra che arreca pesanti disagi a giudici, avvocati, personale degli uffici giudiziari e naturalmente all’utenza”. All’interno dell’ex Tribunale di corso Europa, poi, si segnalano problemi di infiltrazioni che hanno provocato in alcuni settori dell’edificio il rigonfiamento dei pannelli del controsoffitto. Criticità che si acuiscono in occasione di intense piogge, in considerazione dell’inadeguata impermeabilizzazione della copertura dello stabile che, oltretutto, risente della mancata rimozione della cenere vulcanica che si è depositata negli anni passati.

Riguardo i climatizzatori in avari, come conferma l’assessore ai Servizi Tecnici del Comune Franco Di Rao, il problema è strettamente legato alla indisponibilità della ditta convenzionata con il Comune nella manutenzione vantando crediti pregressi. Sulla questione – afferma Di Raostiamo cercando di intervenire individuand un‘altra ditta per l’esecuzione delle manutenzioni e, nel caso in cui fosse necessario, facendo uso di un impegno di spesa di circa 8 mila euro già stanziato, procedere all’acquisto di nuovi climatizzatori, evitando ulteriori disagi nelle aule del giudice di pace”. Quanto alle criticità strutturali, l’assessore Di Rao, afferma che le infiltrazioni hanno provocato qualche danno al primo piano dell’edificio, considerato che – nel quadro di una convenzione – alcuni locali al primo livello dello stabile saranno a breve occupati dagli uffici dell’Inps, ente che si prenderà carico delle spese manutentive, compresa la revisione di alcuni infissi danneggiati.  L’assessore Di Rao, infine, riguardo il rallentamento delle procedure di recapito della posta giudiziaria, conferma l’esistenza di un contenzioso tra Poste italiane e Comune con refluenze sul servizio: Stiamo valutando la possibilità di potere utilizzare delle società private, poichè consentito dalla legge, e quindi procedere ad un eventuale appalto”.  

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