Giarre, opera inserita nel Pon e poi ritirata: troppi denari per la Media di San Giovanni -
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Giarre, opera inserita nel Pon e poi ritirata: troppi denari per la Media di San Giovanni

Giarre,  opera inserita nel Pon e poi ritirata: troppi denari per la Media di San Giovanni

L’avevano inserita tra i progetti del Pon, salvo poi accorgersi, che per la Media di San Giovanni Montebello l’unica soluzione da mettere in atto è la demolizione di quel mausoleo simbolo dell’ennesimo spreco giarrese.

L’ennesima struttura pubblica fallimentare che ci fa ancora meritare quel primato nazionale poco edificante per il Comune di Giarre: essere la capitale nazionale delle opere incompiute. Un caso emblematico, quello rappresentato dalla scuola media di via Di Bella, nella frazione di San Giovanni Montebello, con una storia piena di paradossi: denari pubblici spesi per una struttura finanziata negli anni ‘90 dall’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione e che, adesso, sembra essere destinata a rimanere eternamente incompiuta.

La scuola media, dopo lunghi anni di cantieri, è stata aperta all’utenza. Sin da subito la scuola è risultata sovradimensionata, considerato il numero di abitanti nella minuscola frazione giarrese di San Giovanni Montebello. Ma a parte le dimensioni esagerate, la scuola è passata alla storia per il numero di anni in cui è rimasta aperta: appena 10.

Per poi decidere in tutta fretta di chiuderla, per via dei continui danni provocati dalle infiltrazioni che hanno reso inagibile il plesso andato in totale rovina.

Recentemente, l’amministrazione D’Anna, nell’ottica di rivitalizzare la scuola, aveva manifestato l’intenzione d inserirla nel Pon nazionale che finanzia interventi di edilizia scolastica.

L’assessore ‘fantasma’ Giuseppe D’Urso per lunghi mesi ha ostentato sicurezza sui Pon, senza neanche essere al corrente delle condizioni strutturali in cui versano le opere che egli aveva inserito nel Pon. Proprio lui, quello con il dono esclusivo di poter guardare negli occhi le persone, non sapeva neppure cosa succedeva attorno a se. E non poteva essere diversamente per un assessore troppo impegnato in altre vicende – non  certo quelle del Comune – e che sin dal suo insediamento ha mantenuto un rapporto blando con l’Area Tecnica.

Chiaramente, D’Urso, non sapeva, in assenza di rapporti interni, che quella scuola era solo da radere al suolo e che non sarebbero bastati 3 milioni di euro per rimetterla in piedi. Nessuna sorpresa. Nella sede di via Principessa Jolanda, funzionari e impiegati, neppure conoscono la sua faccia. Salvo riconoscerlo in qualche foto istituzionale. Per il resto, come detto, un fantasma che cammina. Che raramente è intervenuto in Consiglio e che, il più delle volte, si è mostrato ostile al confronto.

Nei mesi scorsi, i genitori degli alunni del plesso di Trepunti non sono riusciti ad avere un incontro. In quel periodo, l’assessore che teneva per mano decine di cartellette, era impegnatissimo con il Pon. Lui come l’immancabile consigliere tecnico che mantiene stretto il suo record personale di farsi immortalare accanto al sindaco.

Dalle riunioni di protezione civile alla sagra della ricotta. Passando per il campionato di calcio balilla. Un record che ha impallidito quello dello zio ex assessore. Tornando al futuro della gigantesca scuola media di San Giovanni Montebello, il destino sembra essere quello di mantenere intatto lo status di opera inutilizzabile per ragioni di sicurezza. Un grande regalo di Natale. Auguri.

Mario Previtera

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