Acireale, docenti in "esilio": continua il dramma e la lotta contro la 107 -
Catania
21°

Acireale, docenti in “esilio”: continua il dramma e la lotta contro la 107

Acireale, docenti in “esilio”: continua il dramma e la lotta contro la 107

Lavoratrici e dei lavoratori della scuola pubblica statale si sono ritrovati numerosissimi, ad  Acireale, presso la villa comunale, nella sala  “Pinella Musumeci”, per l’iniziativa promossa dagli autorganizzati della scuola “Comitato NonsisvuotailSud”, “Nastri Liberi Uniti” e “Nastrini Rossi”,”8000 Esiliati fase B”, “Coordinamento nazionale Fase C” e “ODS”.

Invitate a partecipare anche molte organizzazioni sindacali, ma non tutte hanno risposto all’invito e altre, invece, dopo aver dato la loro disponibilità, hanno “preferito” disertare. Assenti Cisl , Uil e Snals. Presenti, invece, USB Scuola, con Claudia Urzì, CUB, con Francesco Tomasello, CGIL, con Pina Palella, e L.I.S.A Scuola, con Natale Sfilio.

Quello di Acireale, si legge in una nota stampa “è stato il primo di quattro incontri interregionali, di cui uno congiuntamente svoltosi nella stessa serata in Abruzzo, che ha aperto le danze sulla “Questione Meridionale dei Docenti Esiliati dalla 107” e sul CCNL – Mobilità 2018. Molti i nodi al pettine trattati: dal vincolo triennale alla questione dei posti da riservare prioritariamente ai trasferimenti”.

“Il documento congiunto – continua il comunicato – egregiamente esposto da Antonella Trovato, presidente del Comitato “Nonsisvuotailsud”, è stato oggetto di discussione fra i presenti rappresentanti delle OO.SS, ai quali è stato consegnato e chiesto di farne tesoro. Incisivo l’intervento della professoressa Claudia Urzì, del Coordinamento Nazionale Usb Pi Scuola, la quale ha fatto riferimento alla trasformazione dei 150000 posti “da Organico di Fatto a Organico di Diritto e all’ampliamento dell’O.F. con l’estensione del tempo pieno al Sud”,  che consentirebbe alle lavoratrici e ai lavoratori siciliani della caliginosa 107  di ottenere il trasferimento e ai precari delle GAE di raggiungere il tanto agognato ruolo. Macchinoso è, infatti, il sistema che immobilizza gli assunti della Buona Scuola al Nord e confina i precari in un limbo senza speranza”.

“Gli argomenti sopra citati – conclude il comunicato –  sono già stati ampiamente trattati dai membri del Comitato “Nonsisvuotailsud”,  durante gli incontri con gli esponenti della politica regionale, il 2 agosto presso l’ Assemblea Regionale Siciliana.  Al coro si aggiungono le voci dei docenti di sostegno delle province siciliane più svantaggiate, quali ad esempio Messina, poiché i posti di sostegno in deroga sono massicciamente presenti a Catania e Palermo: tale artificiosa combinazione esclude i molti specializzati dall’ottenere Assegnazione Provvisoria o trasferimento”.

C’è un appello della professoressa Urzì per lo sciopero generale del 10 novembre, indetto da USB, Cobas e Unicobas, contro le politiche antisociali del governo Gentiloni: “Come USB Scuola Sicilia eravamo in piazza il 2 agosto scorso davanti all’Ars contro gli esiti della mobilità e per rilanciare la mobilitazione per una scuola pubblica laica e democratica e l’ unita delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola. L’USB Scuola esorta i sindacati che andranno a contrattare col governo il rinnovo del contratto della scuola a non svendere il ruolo e la funzione del personale della scuola, docente e non docente. E per tutto quanto detto, per il contratto, gli aumenti stipendiali, contro la 107,  invitiamo  le lavoratrici e i lavoratori della scuola  a scendere in piazza il 10 novembre per lo Sciopero generale”.

 Orazio Vasta

Potrebbero interessarti anche