Quanti anni devono ancora trascorrere prima che gli ambulanti possano avere i tanti agognati mercatini rionali e soprattutto regole certe per potere operare senza il patema d’animo di essere sanzionati dalle forze di polizia?

In occasione della rivolta degli esercenti che hanno occupato nel giugno scorso il mercato ortofrutticolo comunale, l’amministrazione – per bocca del sindaco Angelo D’Anna che aveva incontrato una folta delegazione di ambulanti – si era impegnata ad avviare un percorso per assegnare degli spazi pubblici destinati a mercatini rionali agli ambulanti in regola, nel tentativo di arginare il fenomeno delle vendite.

Ma, ad oggi – in oltre 20 anni tra interlocuzioni, sopralluoghi e innumerevoli riunioni di commissione – quel regolamento che disciplina le attività di vendita, all’interno di aree mercatali pubbliche, non è stato mai approvato, nonostante la necessità di rispondere all’esigenza dei numerosi esercenti.

Mercatini rionali che potrebbero offrire un servizio utile ai cittadini, regolamentando l’offerta commerciale e contrastando il fenomeno del commercio abusivo che a Giare ha raggiunto livelli inaccettabili. Postazioni abusive in centro come in periferia. E invece tutto è rimasto fermo all’ultimo tentativo avviato nel 2016.

In quella fase, dopo lunghe ricerche e mediazioni, tre siti risultavano compatibili alle finalità da assegnare altri, invece, sono stati giudicati inidonei da un punto di vista igienico sanitario. Gli ambulanti giarresi che intendono lavorare in regola, dal canto loro, ribadiscono la necessità di far ripartire il lavoro della Commissione consiliare, per completare le procedure e giungere in tempi brevi all’approvazione del regolamento in Consiglio comunale.