Giarre, il "caso" Giuffrida: le reazioni dei "colpevoli" e degli altri consiglieri -
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Giarre, il “caso” Giuffrida: le reazioni dei “colpevoli” e degli altri consiglieri

Giarre, il “caso” Giuffrida: le reazioni dei “colpevoli” e degli altri consiglieri

A finire sotto il fuoco amico delle dichiarazioni di Sara Giuffrida ci sono principalmente i due consiglieri di “Viviamo la città”, Di Prima e Caltabiano, fuoriusciti da Città Viva poche settimane fa accusati di avere “interessi personali”.

“Non posso far altro che rivolgere un encomio alla Giuffrida per la scelta di dimettersi – dichiara con un pizzico di soddisfazione, Massimo Di Prima (foto a destra)-. La mia decisione e quella di Patrizia Caltabiano di uscire dal gruppo non è legata ad ambizioni politiche personale come qualcuno ha più volte rimarcato ma più semplicemente ad una divergenza di fondo sulla linea adottata dal segretario nella gestione del gruppo”.

Toni sprezzanti nella risposta di Patrizia Caltabiano che aggiunge: “Non riteniamo meritevoli di replica – le dichiarazioni rilasciate dall’ex segretario. Abbiamo lasciato il gruppo solo per poter lavorare serenamente per il bene della Città. Il nostro obiettivo è solo quello di dare un contributo alla nostra comunità, senza secondi fini o interessi personali. Siamo inesperti, come qualcuno ha lasciato intendere? E’ probabile – prosegue la Caltabiano (nella foto a sinistra) -. Ma con umiltà chiediamo consigli a chi ha più esperienza di noi e se sbagliamo abbiamo quantomeno l’onestà di chiedere scusa. Di certo l’arroganza e la prepotenza non ci appartengono”.

Parole dure, anche se sibilline, quelle dei due consiglieri che mal hanno digerito le affermazioni rese dall’ex segretario politico nella lettera di dimissioni.

Di tutt’altro avviso il consigliere Armando Castorina (foto a destra) che si dice dispiaciuto per la decisione assunta dalla Giuffrida: “Ci rammarica che la nostra segretaria abbia interrotto ufficialmente la propria collaborazione all’interno del nuovo direttivo che si è costituito lo scorso venerdì al termine dell’assemblea dei soci. La ringraziamo per l’impegno infaticabile ed incondizionato profuso negli anni. Sono certo che, da consulente del sindaco, continuerà ad offrire il proprio contributo di esperienza a beneficio della città di Giarre; del sindaco e della sua maggioranza di governo”, conclude il consigliere che con Città Viva condivide gli ideali sin dalla nascita del movimento.

Dall’opposizione non si fanno attendere le reazioni di alcuni consiglieri che proprio sulla Giuffrida non hanno mai nascosto il proprio disappunto anche in consiglio comunale.

Tra questi Fabio Di Maria che più volte ha attaccato il sindaco sulla scelta di conferire al segretario l’incarico di consulente personale. Il consigliere di opposizione si chiede quindi: “perché la Giuffrida non si dimette anche da questo incarico che le riconosce un’indennità di 1600 pagati con i soldi dei cittadini? Non è ancora chiaro, il ruolo che l’ormai ex segretario politico svolge all’interno dell’ente. Uno dei suoi compiti dovrebbe essere la gestioen dei rapporti con i consiglieri comunali. Gli stessi che la Giuffrida definisce piccoli mostri, incapaci, arroganti e presuntuosi”.

A questo punto Di Maria affonda il colpo chiedendo ancora una volta al primo cittadino di revocarle l’incarico anche alla luce degli ultimi avvenimenti all’interno della maggioranza.

Per Leo Patanè le dimissioni della Giuffrida rappresentano l’ennesimo segnale di sofferenza della maggioranza e soprattutto del gruppo Città Viva. “Dopo circa un anno – dice Patanè – il numeroso gruppo consiliare si è sgretolato e sono rimasti soltanto in due. La Giuffrida è stata assieme al sindaco, suo cugino, la promotrice del movimento politico e le sue dimissioni segnano quindi un fallimento e l’inizio del tracollo dell’attuale amministrazione.”

 

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