È uno degli elementi che caratterizzano il made in Italy. Una leva competitiva sulla quale moltissime imprese del Belpaese possono contare. Il design non è un gioco da ragazzi. Solo i professionisti del settore, infatti, riescono a far sognare il mondo intero con un semplice schizzo su carta, destinato a trasformarsi presto in una vera e propria tendenza, in un oggetto di culto del mercato. Ma quanto vale questi specialissimo quid?

Il design italiano, un’eccellenza nostrana  

Per tracciare uno scenario ampio sul ruolo che il design riveste per l’economia nazionale è bene sapere che il settore fattura 4,4 miliardi di euro e colloca l’Italia al secondo posto tra le grandi economie europee, dopo la Gran Bretagna. L’Italia, tra l’altro, è seconda, sempre alle spalle del Regno Unito, anche per l’incidenza del fatturato del design sul totale dell’economia (0,15 per cento). a livello internazionale, la fiera più famosa al mondo, capace di attrarre in Italia tantissimi visitatori stranieri e appassionati del settore è Il Salone del Mobile di Milano. In Europa un designer su cinque parla italiano; sulle 32 categorie aggregate previste nella classificazione del Registered Community Design, lo strumento comunitario di registrazione dei progetti e disegni in ambito industriale, in ben 22 casi l’Italia si colloca tra i primi tre paesi per numero assoluto di brevetti conseguiti.

Il designer del momento

Un interessante approfondimento sul valore di mercato del design, oggi, l’ha offerto di recente La repubblica, che ha colto l’occasione per fare il punto sulle tendenze del momento e i nomi da tenere d’occhio. Certo, perché nel mondo ci sono diversi artisti dell’arredo che danno vita, con le loro creazioni, a vere e proprie opere d’arte destinate ad assumere con il tempo anche un importante valore economico. Tra i suggerimenti offerti rientrano le opere del giovane designer proveniente dall’Olanda, Jeroen Verhoeven. Classe 1976, può già vantare una vendita effettuata dalla casa d’aste Christie’s Londra per 168 mila euro. In vetrina il suo prezioso Cinderella Table, tavolo tridimensionale in legno realizzato grazie al supporto di macchine a controllo numerico e rigorosamente rifinito a mano. La base d’asta era di 112.725 euro.

Cinderella Table, un omaggio al legno

Cinderella Table rappresenta, senza dubbio, un prodotto di grande interesse che segna nelle sue linee e nelle sue forme il futuro del settore, con la sua capacità di coniugare tradizione e tecnologie. Il materiale di partenza, il legno è quello che sposa meglio questi concetti. Forte come le radici di un albero, malleabile e trasformabile seguendo le linee e i disegni dell’innovazione. Il legno si conferma il materiale principe per i designer, anche per quelli che amano misurarsi con sperimentazioni e nuove tecnologie. La possibilità di combinarlo con elementi diversi per dare vita a progetti e schizzi, infatti, offre ampi spazi per giocare e divertirsi dando vita, allo stesso tempo, oggetti unici e inimitabili.

Il design alla portata di tutti

Le opere di Verhoeven, così come quelle di Claude e Francois Xavier Lalanna o Diego Giacometti, per non parlare dei vasi di Ettore Sottsass o dei mobili di Gio Ponti, rappresentano elementi capaci di rendere uniche le case in cui troneggiano. Ma non sono certo alla portata di tutte le famiglie. Questo non vuol dire, però, che bisogna rinunciare ad arredare casa con elementi unici e inimitabili. È il caso, ad esempio, della consolle allungabile targata Lg Lesmo. Un prodotto italiano, dallo stile inimitabile, anche personalizzabile. Un’idea unica per portare il design nelle case di tutte le famiglie italiane, favorendo al tempo stesso il recupero di spazi importanti, senza rinunciare alla praticità di un tavolo lungo abbastanza da permettere di realizzare cene e pranzi con tutta la famiglia e con gli amici più cari.