Giarre, nuova bufera sul Bilancio. Un 'cittadino' scopre nuovi altarini -
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Giarre, nuova bufera sul Bilancio. Un ‘cittadino’ scopre nuovi altarini

Giarre, nuova bufera sul Bilancio. Un ‘cittadino’  scopre nuovi altarini

Un cittadino giarrese ‘esperto contabile’, residente nel quartiere popolare Jungo, detta le regole sul percorso procedurale del Bilancio 2016. Sembra un paradosso, ma non lo è.

La seduta per l’approvazione dello strumento finanziario, dopo che la Giunta, il 9 agosto scorso, ha provveduto a superare le criticità evidenziate dall’organo di revisione contabile, era stata fissata al prossimo 4 settembre, ma quasi certamente l’argomento Bilancio non sarà neppure trattato.

Il presidente del Consiglio Francesco Longo, con propria comunicazione, ha riscontrato presunte irregolarità che impedirebbero di approvare in aula il Bilancio 2016, criticità segnalate in una nota, pervenuta il 23 agosto scorso, a firma di un cittadino giarrese molto documentato sulle regole contabili, al punto da compromettere la vita amministrativa. Da mettere in crisi consulenti finanziari chiamati dal sindaco con incarichi per decine di migliaia di euro.

Un paradosso capace di smuovere i buoni sentimenti. Il presidente del Consiglio Longo, impegnato nell’imminente campagna elettorale per le regionali, non intende rischiare; da qui la decisione di bloccare tutto, lanciando un preciso segnale al sindaco.

Longo ha manifestato l’indisponibilità ad affrontare al buio l’argomento Bilancio,  di aprire il punto in Consiglio prima di una relazione dettagliata dei revisori e lo ribadisce nella nota trasmessa l’altro ieri ai consiglieri comunali.

“Nel parere dell’organo di revisione sulla proposta di Bilancio di previsione 2016/2018, non è stata rilevata, nelle conclusioni, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio; l’indicazione dell’aumento rispetto alla somma accertata per l’Imu nel Rendiconto 2015 e le motivazioni di tale aumento”.

In buona sostanza i revisori dovranno assumere una precisa posizione, evitando di esporre l’intero Consiglio comunale al rischio di commettere errori che possano poi tradursi in un terribile danno erariale.

Mario Previtera

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