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Riposto: polemiche in Consiglio per la Consulta delle associazioni ambientaliste

Riposto: polemiche in Consiglio per la Consulta delle associazioni ambientaliste

A Riposto ieri sera l’istituzione della consulta delle associazioni ambientaliste (o ambientalistiche, come dicono a Riposto) è stata al centro della seduta del Consiglio comunale.

Saro Caltabiano ha presentato la proposta di deliberazione elaborata dalla commissione e che prevede che facciano parte della consulta le sezioni locali delle associazioni ambientaliste, due rappresentanti di ciascun istituto scolastico, un ingegnere, un architetto, un geologo, un geometra, un perito industriale, designati dai rispettivi ordini e collegi, più un botanico designato dall’Università di Catania.

Proposta a cui l’assessore all’ecologia Paola Emanuele ha avanzato delle modifiche a partire dall’aggiunta di alcune figure: un biologo marino, rappresentanti della forestale e dei vigili del fuoco e un medico esperto di inquinamento ambientale. Tra le proposte dell’assessore anche quella di escludere dalla consulta, invece, coloro che ricoprono incarichi politici, eccetto gli organi istituzionali, ipotesi questa che ha scatenato un acceso dibattito.

E’ stato chiarito che assessori e consiglieri, essendo organi istituzionali rientrano nella consulta. Ma le polemiche non si sono spente. Contrario il consigliere Saro Caltabiano che ha rivendicato il ruolo di rappresentanza di chi ricopre incarichi politici. La proposta è stata, invece, difesa dalla presidente Mariella Di Guardo che ne ha rivendicato l’inserimento provocatorio, visto che un «parlamento di indagati approva norme anticorruzione rivolte a consiglieri comunali che non possono ricoprire altri incarichi».

Contrario anche Sebastiano Bergancini secondo cui l’ambiente è una materia che va trattata da tutti. Il consigliere e assessore Francesco Grasso ha rilevato che sotto le vesti di un tecnico potrebbe pure esserci un politico. Ezio Raciti, ha proposto di precisare la dicitura chiarendo che sono esclusi dalla consulta «cariche politiche non elettive».

Ma i problemi sono nati con l’intervento dell’assessore Gianfranco Pappalardo Fiumara che ha apprezzato l’impegno profuso dalla collega ma ha chiesto che la proposta venisse espressa meglio e, a suo dire, anche un segretario politico deve potere partecipare alla consulta.

Ma l’assessore Emanuele, ricordando che la proposta era stata discussa poco prima durante la sospensione trovando consenso, ha contestato le «opinioni che cambiano come il vento». Ne è nato un contrasto con l’assessore Pappalardo Fiumara che ha annunciato la richiesta di una verifica.

Insomma, la consulta ambientalista pare si sia trasformata in una pietra d’inciampo.

 

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