SS 284: cosa fare per una maggiore sicurezza della strada della “morte”? -
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SS 284: cosa fare per una maggiore sicurezza della strada della “morte”?

SS 284: cosa fare per una maggiore sicurezza della strada della “morte”?

La Strada Statale 284 è, purtroppo, spessissimo teatro di numerosi incidenti, molti dei quali mortali. Ed il tema sicurezza viene affrontato spesso a singhiozzo ovvero se ne parla quando avviene un episodio luttuoso e poi ci si dimentica di porre rimedio in qualche modo.

A tal proposito riceviamo e pubblichiamo integralmente un accorato appello di una abituale utilizzatrice della pericolosa SS 284, la signora Stella Amore, preoccupata non solo per la sua incolumità ma anche per quella dei suoi figli. La signora ha scritto anche all’Anas e, non soddisfatta dalle risposte ricevute, continua a lottare cercando di sensibilizzare quante più persone possibili e perché no, la autorità preposte.

Buon giorno, 

Vi scrivo questa lettera perchè possiate portare all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione tragica in cui versa la SS284 soprannominata la strada della “Morte”.

Dall’uscita per Paternò, la strada è completamente abbandonata a sé stessa, priva di illuminazione, di segnaletica stradale catarinfrangente, dossi per limitare la velocità in prossimità delle curve, uno spartitraffico o divisore di corsia che impedisca di invadere la corsia opposta a quella che si sta percorrendo e Vi assicuro, visto che la percorro 2 volte al giorno per 365 giorni l’anno, che l’invasione di corsia da parte dei conducenti delle autovetture è una costante! (sic.)

Quale semplice cittadina ho provato a scrivere all’Anas (proprietaria della SS 284), la quale per dovere di cronaca mi ha risposto con una mail certificata che vi invio in allegato; ho provato a sensibilizzare il mio Comune di residenza per farsi parte diligente di questa situazione, ho scritto a “Striscia la Notizia”, perché questa faccenda è veramente assurda.

E farò tutto quello in mio potere senza fermarmi fino a quando non otterrò qualcosa…

Io sono mamma di una bambina piccola che un giorno sarà donna e munita della sua auto dovrà percorrere questa strada per tornare a casa o andare a Catania o in qualsiasi altro posto, dovrà percorrerla in lungo e in largo sia di giorno, di sera o di notte, e non vorrei rischiasse la vita perché chi di dovere non pensa o non sa della pericolosità di questa strada o che mia figlia pensi un giorno che sua madre non ho fatto nulla per provare a cambiare le cose!

Mi sento in dovere di battermi perché questa faccenda venga risolta o per lo meno migliorata, è assurdo che questa strada versi in questo stato di noncuranza nel 2017, quando l’uomo va sulla Luna, siamo in pieno sviluppo tecnologico.. ma noi abbiamo la SS284 ove la gente per percorrerle deve mettere a rischio la propria vita e/o dei propri cari.

Basta percorrerla in tutta la sua lunghezza per vedere fiori, altarini ai margini della strada o avviare il motore di ricerca e scrivere SS284 per leggere di decine e decine di incidenti, e giustamente uno dei tanti articoli era titolato “Ennesimo tragico incidente sulla SS284”.

La SS284 è di pertinenza dell’Anas la quale non sembra interessarsi più di tanto della pericolosità della suddetta, minimizza e dice di non sapere o finge di non sapere dei rischi che vi sono a percorrerla tanto che alla mia segnalazione hanno risposto: “…Ad ogni modo, si comunica che questa Società, ai fini dei propri compiti d’istituto, richiederà alle autorità competenti l’aggiornamento delle statistiche degli incidenti con i relativi report utili alla determinazione delle cause degli eventiLa ringraziamo per aver contattato il Servizio Clienti di Anas S.p.A.”. (allego alla presente lettera di risposta che mi è stata inoltrata dall’Anas – clicca e leggi Risposta ANAS.

Questa è una battaglia che tutti i gli abitanti dei paesi quali (Paternò, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo.) dovrebbero intraprendere, visto che in gioco vi è la ns. vita e quella dei nostri figli.

Quella strada non può essere lasciata al buio, senza controllo da parte della Polizia Stradale che dovrebbe invece predisporre su richiesta dell’Anas, degli autovelox e/o delle telecamere così da essere un deterrente per chi con noncuranza e nessun rispetto della propria vita e di quella degli altri, invade la corsia altrui semplicemente perché deve recuperare qualche secondo di tempo, non rispettando il Codice Stradale ma neanche il buon senso.

E poi sarebbe per lo Stato un ottimo modo per fare cassa… o sbaglio???

Vi chiedo di scrivere su questa situazione, di portare alla ribalta questa cosa, parliamone, facciamo in modo che se ne parli altrimenti saremo anche noi corresponsabili degli incidenti che succedono e dove molto spesso vi sono anche dei morti (purtroppo).

Saluti.

Stella Amore

foto di archivio

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