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Suore a Francavilla: lettera di addio

Suore a Francavilla: lettera di addio

La Superiora Generale della congregazione femminile del Preziosissimo Sangue ha scritto al sindaco Lino Monea per ufficializzare la decisione delle religiose di lasciare definitivamente la comunità dell’Alcantara dopo oltre ottant’anni di apprezzata missione in favore della popolazione locale. Addotti motivi organizzativi dettati dalla carenza di vocazioni

Stava per imbustarla e spedirla, ma ormai non ha più ragione di essere la lettera che il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, aveva scritto in questi giorni per tentare di convincere la congregazione religiosa delle Suore del Preziosissimo Sangue a non lasciare la sua comunità dopo oltre ottant’anni di servizio in favore dei giovani, degli anziani e della vita parrocchiale in genere. Nelle appena trascorse ore, infatti, il primo cittadino francavillese si è visto recapitare la lettera con cui Madre Donatella Zoia, Superiora Generale dell’Ordine femminile di Monza, ha comunicato ufficialmente all’Amministrazione Comunale del centro dell’Alcantara la decisione di ritirare definitivamente le tre suore rimaste in paese.

«Egregio Signor Sindaco ed Amministrazione Comunale di Francavilla di Sicilia – scrive testualmente la Superiora Generale – con la presente vengo a comunicarvi che l’8 luglio 2016 la comunità delle Suore del Preziosissimo Sangue lascerà la vostra comunità parrocchiale. La decisione è dovuta al processo di ridimensionamento ed alla riorganizzazione delle nostre comunità. L’età delle suore e lo scarso numero di nuove vocazioni ci porta a fare sofferte potature. Ringrazio per l’aiuto datoci in questi anni e porgo cordiali saluti, con stima e riconoscenza».

Così come si vociferava da qualche settimana, dunque, tra poco più di un mese le religiose lasceranno definitivamente la comunità francavillese, magari per andare a prestare la loro opera in altre località che i vertici della congregazione lombarda dovessero ritenere più bisognose della loro presenza.

Stando ai motivi addotti nella prima citata lettera di Madre Donatella Zoia, il problema non si sarebbe posto se ci fossero state nuove vocazioni e, quindi, un numero tale di suore da potersi permettere di mantenere tutte le sedi decentrate sparse sul territorio nazionale. Ma così purtroppo non è, visto che in ambito religioso, e segnatamente negli Ordini femminili, il ricambio generazionale è ormai da decenni venuto meno. Senza contare che le poche suore rimaste, quasi tutte in età avanzata, avvertono l’esigenza di riavvicinarsi ai luoghi d’origine ed ai rispettivi congiunti (nipoti, fratelli, cugini, ecc.) in maniera tale da poter essere adeguatamente assistite durante la vecchiaia.

La lettera che la Superiora Generale delle Suore del Preziosissimo Sangue ha inviato al sindaco Monea sgombrerebbe anche il campo da quelle presunte “difficoltà economiche” che secondo alcuni avrebbero influito sull’abbandono di Francavilla da parte delle religiose. In quanto scritto da Madre Donatella, infatti, non vi è alcun cenno a questo tipo di problema, anche perché, a pensarci bene, l’Amministrazione Comunale francavillese ha sempre gratuitamente ospitato le tre sorelle di stanza in paese nell’immobile dell’ex Opera Pia, non facendo pagare loro le bollette dei consumi idrici ed elettrici e provvedendo anche ad effettuare a proprie spese interventi di manutenzione ed eventuali riparazioni al grande stabile di Via Visconte Ruffo ed ai relativi impianti.

Pertanto, a meno di qualche “miracolo” (trovandoci sul terreno religioso ci si potrebbe anche sperare…), la dolorosa dipartita da Francavilla delle Suore del Preziosissimo Sangue appare ormai inesorabile: l’8 luglio 2016 verrà messa la parola “fine” ad una gloriosa pagina di storia locale iniziata la mattina del 17 novembre 1934, quando misero piede in paese, festosamente accolte dalla gente del luogo, le prime quattro suore preziosine inviate dalla Casa Madre, le quali gettarono le basi di un’esemplare ed apprezzatissima  missione all’insegna dell’impegno sociale e culturale, che ha consentito tra l’altro ad intere generazioni di francavillesi di potersi istruire e formare frequentando l’istituto scolastico che le religiose venute da Monza hanno sapientemente ed amorevolmente gestito sino a qualche decennio fa.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, con sullo sfondo il palazzo dell’ex Opera Pia e, nel riquadro, la Superiora Generale delle Suore del Preziosissimo Sangue, Madre Donatella Zoia

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