E’ questa l’esigenza del territorio. Lo ribadisce la nota che di seguito pubblichiamo integralmente e sui cui contenuti non si può non essere concordi

“La Rete delle associazioni Jonica, il Comitato dei cittadini e la Confcommercio intendono ringraziare i cittadini dei dieci Comuni del Distretto sanitario di Giarre che hanno partecipato – si legge in una nota lla stampa -, la scorsa domenica, alla manifestazione per la difesa del diritto alla salute. Prendono inoltre atto dell’interesse e della presa di posizione di alcune autorità politiche ed ecclesiastiche, che hanno ascoltato il nostro grido silenzioso e del sopralluogo non programmato nell’ospedale da parte del presidente della Regione Crocetta con la consapevolezza, però, che solo con soluzioni e azioni incisive e definitive si potrà riavere il diritto alla salute”.

“Noi, infatti, continueremo a chiedere un ospedale di base con pronto soccorso. Ci preme sottolineare inoltre che il Punto Territoriale di Emergenza (PTE) anche dotato delle strumentazione e del personale necessario al suo funzionamento, anche con guardia attiva 24H, non risponderebbe alle esigenze di emergenza urgenza in quanto presidio ambulatoriale.

Ne è riprova che il PTE non può accogliere i pazienti condotti dalle ambulanze del 118 che continuerebbero ad affluire alle strutture di pronto soccorso meno lontane con precedenza su Acireale, già notoriamente intasato perché inadeguato per dimensionamento e risorse al bacino di utenza di attuale, riferimento di 230.000 abitanti (distretto di Acireale e Giarre).

Tra l’altro i fatti accaduti anche ieri mettono ancora una volta a nudo l’inadeguatezza delle strutture di emergenza già presenti nel territorio. Sono in programmazione ulteriori azioni come l’udienza del ricorso al Tar fissata per il prossimo 24/03, contro la delibera di chiusura del pronto soccorso, e per il quale i nostri avvocati hanno depositato lo scorso 22 febbraio ulteriori memorie integrative”.

Rete delle Associazioni Jonica – Confcommercio – Comitato dei cittadini