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Un “Inquisitore” a Francavilla: Carmelino Puglisi

Un “Inquisitore” a Francavilla: Carmelino Puglisi

Il componente del Comitato Civico, costituitosi nei mesi scorsi per sopperire all’assenza del disciolto Consiglio Comunale, chiede conto e ragione di come vengono impiegate le indennità di carica devolute dal sindaco Lino Monea e dai suoi assessori per affrontare le manifestazioni natalizie e carnascialesche. Ed intanto ha saltato il pranzo del Giovedì Grasso…

Devolvere le proprie indennità di carica è sicuramente un nobile gesto da parte degli amministratori comunali che lo pongono in essere, come quelli di Francavilla di Sicilia i quali, nell’attuale gestione del sindaco Lino Monea, spesso e volentieri sacrificano i rispettivi appannaggi economici per poter far fronte ad emergenze ed eventi vari (manifestazioni carnascialesche e natalizie, incontri conviviali con gli anziani, ecc.).

Pur tuttavia il signor Carmelino Puglisi, componente del Comitato Civico costituitosi nei mesi scorsi per “sostituire” il disciolto Consiglio Comunale francavillese (decaduto due anni fa per non aver approvato entro i termini il Bilancio Consuntivo), mette in guardia da eventuali irregolarità nella gestione di questi fondi “personali” che sarebbero le indennità di carica.

«Il 29 dicembre 2015 – ha scritto Carmelino Puglisi in una sua missiva inviata ieri al municipio di Piazza Annunziata  – il Comune di Francavilla di Sicilia, tramite risorse personali dei suoi attuali amministratori, ha assegnato 3.500 euro alla Pro Loco ed alla Parrocchia “S. Maria Assunta” per l’organizzazione delle recenti manifestazioni natalizie e di fine ed inizio anno. Ma nei relativi atti amministrativi (Delibera di Giunta e Determina del funzionario responsabile del servizio) non sono state allegate le istanze di finanziamento presentate dai due soggetti richiedenti, ossia la Pro Loco e la Parrocchia. Chiedo, pertanto, che all’albo pretorio del Comune venga pubblicata la rendicontazione finanziaria delle suddette manifestazioni.

«Adesso ci stiamo avvicinando alle manifestazioni del Carnevale alle quali, stando a quanto si legge in una delibera dei giorni scorsi, “si assegnano allo scopo le somme che trovano sufficiente disponibilità finanziarie ai seguenti codici…”, dimenticando che manca il relativo preventivo di spesa (quindi è come se il Comune firmasse un assegno in bianco…) e che l’art. 163 del decreto legislativo 267/2000 prevede la divisione della spesa in dodicesimi.

«Infine, avendo appreso che l’Amministrazione Comunale francavillese stava organizzando un pranzo carnascialesco di socializzazione per gli anziani (svoltosi ieri, Giovedì Grasso, in un agriturismo locale, ndr), qualche giorno fa mi sono recato in municipio per iscrivermi all’evento, ma poi ci ho ripensato visto che nel programma ufficiale del “Carnevale Francavillese 2016” di tale iniziativa, così come dell’illuminazione artistica (sarà una dimenticanza?…), non vi era traccia.

«Ed a proposito del Carnevale Francavillese, segnalo che all’albo pretorio del Comune di Francavilla di Sicilia non appare ancora la rendicontazione dell’edizione dello scorso anno.

«Certamente – conclude Carmelino Puglisi alludendo alla rinuncia alle indennità di carica da parte dei pubblici amministratori locali – con i propri soldi si può fare ciò che si vuole, ma quando si è in presenza di attività amministrative bisogna pur sempre rispettare certe regole e, soprattutto, evitare di fare propaganda politica personale».

Intanto, è lo stesso Carmelino Puglisi ad informarci che nella mattinata di ieri, giovedì 4 febbraio, alcuni minuti dopo l’arrivo in municipio della sua lettera, gli uffici competenti procedevano alla predisposizione della determina per l’affidamento del servizio relativo all’incontro conviviale per gli anziani, che avrebbe avuto luogo da lì a qualche ora.

«All’uopo – spiega Puglisi – sono stati reperiti € 3.140,53 dalle economie del servizio di assistenza domiciliare per gli anziani. In ogni caso, spulciando la determina n. 45 del 30 marzo 2015, si nota che la somma disponibile per tale servizio era inizialmente pari ad € 65.338,00, mentre poi l’assegnazione definitiva ha comportato un esborso di minore importo, ossia € 64.140,00. L’economia, ossia la somma residuata, dovrebbe pertanto ammontare ad € 1.248,00, cifra questa inferiore ai tremila e passa euro che ieri sono stati destinati al pranzo per la terza età. Ma queste sono sottigliezze, magari dovute a qualche mio errore di calcolo.

«Per quanto mi riguarda, ribadisco che a quel pranzo sociale del Giovedì Grasso avrei voluto partecipare anch’io, ma ci ho rinunciato essendo rimasto colpito dall’anomalo iter burocratico con cui lo si stava organizzando, che mi ha fatto passare… l’appetito. Pertanto, parafrasando un celebre motto televisivo, ringrazio il dottore Monea (che ha generosamente invitato all’incontro conviviale tantissimi cittadini anziani), rifiuto l’offerta e vado avanti…».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO-VIGNETTA: da sinistra l’“Inquisitore” Carmelino Puglisi ed il sindaco Lino Monea        

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