Maggioranza finita. Il sindaco rimane solo. Lo spettro del dissesto e della sfiducia VIDEO -
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Maggioranza finita. Il sindaco rimane solo. Lo spettro del dissesto e della sfiducia VIDEO

Maggioranza finita. Il sindaco rimane solo. Lo spettro del dissesto e della sfiducia VIDEO

VIDEO: LONGO MANUS POLITICA

E ora sono 14. Roberto Bonaccorsi è stato servito. Francesco Longo e Antonella Santonoceto, hanno abbracciato il progetto politico di Luca Sammartino, sferrando il colpo finale. Quello fatale. Che tutti ormai da mesi si attendevano e che metterà fine ad una lunga agonia. Il sindaco che ieri sera, non presenziando in aula, ha preferito evitare di subire l’ennesima plateale umiliazione, resiste nonostante sia ormai un fantasma. Un uomo solo che, per dirla alla Tania Spitaleri, riesce a parlare solo con il proprio specchio, compiacendosi. Trovando le risposte che vuole sentire. Un sindaco che ostinatamente ignora la realtà, non vuol decifrare i segnali che arrivano. Interpreta tutto in senso favorevole, minimizza. Un modo come un altro per non far trasparire il proprio fallimento.

Il sindaco Bonaccorsi è solo. Quasi un eremita, in quel palazzo pieno di veleni e trappole. Attorniato da un cerchio magico destinato a sciogliersi come neve al sole. Spariranno tutti i mercenari di questi ultimi due anni per poi prepararsi al nuovo sindaco da osannare, coccolare, naufragando in quel mare di miele nauseante. Torneranno le solite cortigiane che si inventeranno, di nuovo, un ruolo, consapevoli anche loro che dovranno riciclarsi per continuare a rimanere a galla.

Quella del sindaco Bonaccorsi non è solo una disfatta politica. E’ molto di più. Il fallimento politico è solo secondario. In questi due anni il sindaco, fittiziamente, inondando i social di bugie e di ricostruzioni fantasiose, maldestramente messe in piedi e comunque frutto di quei colloqui mattutini con il proprio specchio, ha tentato di mistificare la realtà, manifestando un sintomo chiaro, ovvero un deficit nella capacità di provare empatia verso altri individui. Con un risultato inevitabile: la totale solitudine. Da qui a dicembre potrebbe accadere di tutto. La sfiducia, il dissesto. Tutto è complementare rispetto al dichiarato fallimento politico, umano e professionale di un sindaco amato solo da chi ha tratto benefici.

Mario Previtera

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