“Non ci sentiamo tutelati”, parla la moglie del titolare del tabacchino rapinato a Linguaglossa -
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“Non ci sentiamo tutelati”, parla la moglie del titolare del tabacchino rapinato a Linguaglossa

“Non ci sentiamo tutelati”, parla la moglie del titolare del tabacchino rapinato a Linguaglossa

A poche ore dal furto con “spaccata”, realizzato questa notte da una banda di malviventi a Linguaglossa ai danni di una tabaccheria della centralissima via Roma a pochi passi dalla chiesa Matrice, abbiamo sentito la moglie del titolare della rivendita.

“Siamo esasperati – confessa la signora – dato che si tratta della terza rapina che subiamo quest’anno. La prima volta siamo stati colpiti il 28 aprile, la seconda il 21 settembre e la terza questa notte. Sono stati una serie di furti uno dietro l’altro e ogni volta hanno migliorato sempre di più il modo di agire. Noi abbiamo aumentato i sistemi di sicurezza con inferriate e allarmi vari spendendo molti soldi ma ci hanno dimostrato che tutto ciò non serve a nulla. Il deterrente delle cancellate non è servito perché l’auto usata come ariete gli ha permesso di sfondare ed entrare ugualmente. Hanno agito addirittura con le luci accese. L’ultima volta avevano impiegato 2 minuti e 40 secondi stavolta ci hanno messo più tempo per rubare il più possibile.

Nonostante il tempestivo intervento dei Carabinieri, che volevamo ringraziare, abbiamo subìto un danno di svariate migliaia di euro tra sigarette, profumi, altri prodotti e il cancello d’entrata distrutto. Non deve essere solo una sfida tra noi commercianti e loro, vorrei che fossimo più tutelati, che ci fosse uno spiegamento di forze e che magari si possa sensibilizzare la Prefettura e le autorità nazionali perché l’emergenza non è solo a Linguaglossa ma su tutto il territorio italiano”.
Le indagini dei Carabinieri proseguono nel massimo riserbo.

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