Voto di scambio, Raffaele e Toti Lombardo assolti: il fatto non sussiste -
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Voto di scambio, Raffaele e Toti Lombardo assolti: il fatto non sussiste

Voto di scambio, Raffaele e Toti Lombardo assolti: il fatto non sussiste

Tutti assolti perché il fatto non sussiste: Raffaele Lombardo; il figlio, Toti Lombardo, eletto all’ARS nell’ottobre del 2012 nella lista del Partito dei Siciliani (sorta di evoluzione politica dell’MPA); e poi la nuvola di personaggi che nell’ipotesi accusatoria (sostenuta dai pubblici ministeri Rocco Liguori e Lina Trovato) avrebbero scambiato voti con la promessa di un lavoro, come operatore ecologico presso una locale ditta, tali Ernesto Privitera, Angelo Marino e Giuseppe Giuffrida.
I fatti si riferiscono alle elezioni regionali del 2012 e alle elezioni politiche del 2013 (alle quali Raffaele partecipò candidandosi al Senato). La sentenza è stata emessa dal Presidente Laura Benanti in 45 minuti circa.
Spiega l’avvocato di Raffaele e Toti Lombardo, Salvo Pace: “tra questo processo per voto di scambio e l’altro per concorso esterno in associazione mafiosa che vede imputato Raffaele Lombardo nella qualità di ex presidente della Regione Siciliana, non ci sono collegamenti di alcun tipo. Ma per una persona che è stata nell’occhio del ciclone, avere oggi questa assoluzione non è da poco sul piano del morale. Non dimentichiamo poi che c’era in ballo il figlio, e certamente la felicità di Raffaele è più per Toti che per se stesso”.
Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

Flora Bonaccorso

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