Sequestro beni a esponente della famiglia Pillera - Puntina. Tra i beni la storica discoteca Empire -
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Sequestro beni a esponente della famiglia Pillera – Puntina. Tra i beni la storica discoteca Empire

Sequestro beni a esponente della famiglia Pillera – Puntina. Tra i beni la storica discoteca Empire

La Questura di Catania ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro e confisca di beni emesso dal Tribunale – Misure di Prevenzione di Catania nei confronti di Giacomo Maurizio Ieni, 58 anni,  indicato quale esponente di spicco della famiglia mafiosa Pillera – Puntina, pluripregiudicato, già sorvegliato speciale di P.S. e considerato a capo della cosca mafiosa “Pillera – Puntina”, che ha riguardato due beni immobili, due imprese individuali, diversi rapporti bancari, nonché la nota discoteca “Empire” di Catania, società quest’ultima formalmente intestata a terzi ma, nella sostanza, riconducibile al suddetto Ieni.

Tali provvedimenti di sequestro e confisca traggono origine dalla proposta avanzata dalla Procura della Repubblica e dalla Questura di Catania, a seguito dell’arresto di Ieni avvenuto in data 29.06.2006, ad opera della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Catania, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 23.06.2006 dal GIP presso il Tribunale di Catania (operazione denominata Atlantide), in quanto gravemente indiziato in ordine ai reati di associazione di stampo mafioso perché, unitamente a numerosi altri soggetti, faceva parte della associazione di tipo mafioso “Pillera-Puntina”, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro la persona (ivi compresi gli omicidi, al fine di mantenere i rapporti di forza nel territorio e di tutelare gli stessi membri della consorteria), delitti contro il patrimonio (rapine, furti ed estorsioni), nonché delitti di altro genere, quali quelli relativi al traffico di sostanze stupefacenti.

Attraverso complesse attività info-investigative sono stati analizzati, negli anni che vanno dal 2000 al 2006, tutti gli elementi probatori che hanno determinato l’imponente crescita delle capacità patrimoniali che egli ha avuto e, dopo averle raffrontate con quanto formalmente dichiarato, si è provveduto a tracciare la provenienza e quindi, a dimostrare l’incongruenza ovvero la sproporzionalità tra quanto formalmente dichiarato al fisco e quanto realizzato in termini di beni mobili e immobili conseguiti.

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