S. Venerina: in Consiglio comunale tiene banco il contenzioso sul trattamento delle acque -
Catania
14°

S. Venerina: in Consiglio comunale tiene banco il contenzioso sul trattamento delle acque

S. Venerina: in Consiglio comunale tiene banco il contenzioso sul trattamento delle acque

Consiglio comunale sulle problematiche afferenti il contenzioso tra il Comune e la società Ingegneria & Appalti s.r.l. sulla realizzazione degli impianti di trattamento dell’acqua per il consumo umano e sulla gestione degli stessi impianti. La seduta consiliare si è svolta sabato scorso presso i locali della Casa del Vendemmiatore di via Trieste, essendo stato impossibile, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, lo svolgimento, così come in origine previsto, presso l’impianto di trattamento dell’acqua di via Fossa Gelata, in zona Cosentini.
La seduta, richiesta dai consiglieri Alfio Trovato, Camillo Foti e Francesco Puglisi, ha voluto essere un responsabile momento di riflessione e di confronto sulla problematica al fine di trovare azioni condivise per fronteggiare e definire la questione.
“Noi consiglieri – ha detto il consigliere Trovato – dobbiamo diventare parte ancora più attiva nella salvaguardia dell’interesse di tutto il paese e dei cittadini trovando quella unità di intenti necessaria a rendere partecipi e uniti i nostri concittadini. Dobbiamo difendere gli interessi dei cittadini di Santa Venerina contro le eventuali prepotenze e prevaricazioni che la società Ingegneria & Appalti sta esercitando nei nostri confronti”.
Gli argomenti sul tappeto sono stati: la gestione del post lodo degli impianti e il relativo pagamento, l’ulteriore ricorso del Comune per l’annullamento del lodo, il pagamento delle somme stabilite dal lodo arbitrale, l’eventuale richiesta di risarcimento alla società Ingegneria & Appalti per l’uso indebito degli impianti di trattamento dell’acqua dopo il lodo arbitrale, le misure da adottare per far rispettare alla società Ingegneria & Appalti le prescrizioni della sentenza in ordine alla somministrazione del servizio, l’opportunità di intentare un’azione penale contro la società.
La consigliera Sandra Patanè del gruppo di opposizione non ha usato mezzi termini: “Questo non è un argomento delle stanze comunali, ma un argomento di piazza e di condivisione. Non è più possibile l’acquiescenza. Ingegneria & Appalti s.r.l. deve andare via dal nostro Comune e non deve permettersi più di trattare la nostra acqua. Dobbiamo investire della questione il Prefetto, altre istituzioni e alla fine qualcuno dovrà ascoltarci”.
Il consigliere Giuseppe Marano del gruppo di opposizione PIL (Passione Impegno e Lealtà) ha detto di cominciare a fare un pressing e di fare una battaglia da condividere insieme fuori dagli schieramenti politici. “La nostra idea – ha aggiunto Marano – è quella di mettere attorno al problema i cittadini e chiedo che sul punto vengano indetti consigli comunali aperti, richiesta che finora il presidente del Consiglio non ha accolto”.
Della necessità di un Consiglio comunale unito nell’affrontare il problema, hanno parlato oltre agli stessi Consiglieri Patanè e Marano, anche il consigliere Salvatore Raciti ed il Presidente Giuseppe Grasso.
Il sindaco Salvatore Greco ha ricordato che la convenzione tra il Comune e Ingegneria & Appalti è stata risolta dal lodo arbitrale e confermata dalla recente sentenza d’appello e che quindi il trattamento dell’acqua da parte della società dal 2010 in poi è del tutto arbitrario, non regolato da alcun contratto, non rispondente ad alcun interesse pubblico e pertanto rigettato dal Comune che ha anche diffidato la società a continuare ad effettuarlo.
Altra cosa è la detenzione degli impianti che resta alla società fino al pagamento da parte del Comune di quanto stabilito dal lodo arbitrale del 2010.
“La consistente anticipazione di circa 4.600.000 € che l’amministrazione ha ottenuto dal Ministero dell’Interno e la decurtazione di oltre 800.000 € ottenuta con la sentenza d’appello ci avvicinano a una possibile soluzione del problema – ha detto il sindaco -. Il fatto che l’organo straordinario di liquidazione nominato dal Presidente della Repubblica abbia rigettato le istanze di Ingegneria e Appalti relative al servizio non richiesto reso dopo il lodo del 2010, ci conforta nella nostra ferma posizione di mirare alla sola liquidazione delle somme stabilite dalla sentenza”.
Il sindaco Greco ha poi rimarcato che è quanto mai opportuno un maggiore coinvolgimento del Consiglio Comunale e dei cittadini purché questo significhi prima conoscenza dei fatti e presa di coscienza e sia scevro da qualunque strumentalizzazione politica ed ha accolto positivamente la notizia della richiesta di una commissione consiliare d’inchiesta da parte del gruppo consiliare de “La Svolta” dichiarando: “E’ bene che il Consiglio si faccia delle domande, a partire dal perché è stato estromesso dalle sue prerogative: com’è stato possibile infatti affidare nel 2003 un progetto di finanza con gestione trentennale senza che la relativa convenzione venisse approvata dal Consiglio comunale?”.

Potrebbero interessarti anche