Giarre, plesso Scuola dell’infanzia “Rodari”. Il Comune assente e genitori e docenti restaurano l’edificio scolastico -
Catania
22°

Giarre, plesso Scuola dell’infanzia “Rodari”. Il Comune assente e genitori e docenti restaurano l’edificio scolastico

Giarre, plesso Scuola dell’infanzia “Rodari”. Il Comune assente e genitori e docenti restaurano l’edificio scolastico

Il Comune latita? I genitori e i docenti restaurano il plesso scolastico di Scuola dell’infanzia. E’ accaduto nel plesso di scuola dell’Infanzia “Rodari” di Calvario Peri, appartenente al 1° IC “Giuseppe Russo” di Giarre. Ecco il racconto di una dei protagonisti, l’insegnante Eugenia Macarrone. «In questo plesso abbandonato e bistrattato, vittima di pregiudizi e destinato ad una scomparsa silenziosa e inevitabile è accaduto il miracolo del risveglio! Le sezioni della Scuola dell’ infanzia che lo scorso anno si trovavano nel plesso di via Don Luigi Sturzo, trasferite (per esigenze organizzative) nel Plesso Rodari e riunite all’unica sezione che viveva tutto il plesso in solitaria rassegnazione. Dopo un trasloco che ha visto, protagonisti operosi, collaboratori scolastici, docenti e (soprattutto) genitori e bambini e dopo i necessari lavori di pulizia e riordino delle aule e laboratori, il trasferimento ha suscitato nella numerosa utenza (ora accoglie oltre 80 alunni) un forte senso di “rinascita”.
La nuova dirigente scolastica, dottoressa Maria Novelli, con vulcanico entusiasmo per la validissima struttura (ampi locali e corridoi, aule luminose , spazi esterni, giardino) ha motivato ed entusiasmato docenti e genitori per avviare un’azione di recupero di questo bel plesso che merita di ritornare ad essere scuola ed ambiente di crescita per i bambini del nostro Istituto. Genitori e Docenti abbiamo stilato un elenco di priorità sui lavori da fare per rendere il Plesso “luccicate e bello” (come dicono i nostri bambini) e ci siamo messi all’opera».
Come documentano le foto, è stato fatto davvero un miracolo, un miracolo di buona volontà e di lavoro gratuito, svolto con grandissimo senso civico, vista la perenne e cronica latitanza e assenza dell’Ente responsabile. Genitori e docenti in una prima fase hanno proceduto alla pulizia delle erbacce e dei rovi che infestavano il giardino. Tra tutti si è distinto il nonno di un’alunna, che di buon mattino, armato di poderosi arnesi per il giardinaggio, ha “disboscato” la folta selva di erbacce che infestavano il giardino. L’Istituto ha fatto regolare richiesta e si sta aspettando che l’ente locale mandi i suoi operai per lo smaltimento delle erbacce e degli arbusti e prosegua togliendo i rimanenti rovi ed arbusti infestanti nel tratto attiguo alla scuola che costeggia il cortile esterno fronte strada. Pulito l’esterno è stata la volta di restaurare l’interno dell’edificio scolastico, attraverso la pulizia e la tinteggiatura delle pareti. Così una numerosa ed alacre squadra di genitori e docenti, capitanati dal Signor Coco (papà di Enea e Gloria), hanno tinteggiato le pareti dell’ampio androne e tutti i corridoi. Le mamme dei bambini, le docenti e le collaboratrici scolastiche hanno poi provveduto a ripulire, riordinare e a rifocillare di tanto in tanto gli stanchi papà /imbianchini.
Viva soddisfazione è stata espressa dalla dirigente, Novelli: «Le insegnanti mi hanno descritto il clima che si è creato, fatto di solidarietà, senso di appartenenza, gruppo, amicizia, allegria e soprattutto senso civico. Non posso non manifestare gratitudine e compiacimento per quanto fatto. So che comunque l’azione non si esaurirà qui, ma proseguirà, perché c’è veramente tanta voglia di “fare scuola” e di fare una scuola luccicante e bella non solo esteticamente». Quale sarà il prossimo obiettivo? Le docenti coralmente rispondono: «Il cortile esterno, spazio meraviglioso da vivere e riempire di voci festanti di bambini sereni e giocosi».

Mario Pafumi

Potrebbero interessarti anche