Depuratore Mascali, Procura apre una indagine -
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Depuratore Mascali, Procura apre una indagine

Depuratore Mascali, Procura apre una indagine

A poche ore dalla nomina del neo presidente del Consorzio (è stato eletto dall’assemblea il professionista Giuseppe Marletta, su indicazione del sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi)  la Procura di Catania indaga sulla gestione del Consorzio di depurazione di Sant’Anna di Mascali, al quale sono allacciati i Comuni di Giarre, Sant’Alfio, Mascali, Fiumefreddo e Riposto. La vicenda trae origine dalle indagini condotte dalla Capitaneria di porto di Riposto (l’attività è partita nel marzo scorso) riguardo a presunti reati ambientali (inquinamento del mare) ma anche per danneggiamento di impianto di pubblica utilità e falso.

Lunedi scorso, su delega della Procura, militari della Capitaneria di Riposto si sono presentati presso la sede del Consorzio in via San Giuseppe a Mascali acquisendo decine di faldoni tra atti, progetti, relazioni tecniche sul funzionamento dell’impianto di depurazione, corrispondenza, nomine.

Secondo quanto si è appreso, al momento, non ci sono indagati; l’indagine della Procura coordinata dal sostituto procuratore Raffaella Vinciguerra non punterebbe esclusivamente su presunti reati ambientali, l’attività investigativa mira a fare luce anche sulle modalità di smaltimento dei liquami dei singoli Comuni consorziati.

Particolare attenzione viene rivolta in particolare su Giarre che sversa in quantità superiore rispetto agli altri Comuni consorziati, provocando delle gravi anomalie tecniche nella depurazione. Il sistema fognario di Giarre è infatti misto: acque meteoriche e nere che vanno nella stessa condotta. Come dicevamo non ci sono indagati, ma è stato eletto il domicilio dell’avv. Giovanni Spada, nella sua veste di presidente facente funzioni e quello di uno dei sindaci del Consorzio.

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