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Catania: i sommozzatori dei Vigili del Fuoco chiudono

Catania: i sommozzatori dei Vigili del Fuoco chiudono

E’ quanto deciso dal progetto nazionale di riordino approvato e firmato da tutte sigle sindacali (Cgil – Cisl – Uil – Confsal – Conapo) esclusa la Usb VV.F, che non ha firmato. L’impatto sul territorio degli effetti del riordino sarà devastante; interi Nuclei Specialistici chiusi del tutto. In Sicilia anche Catania ne subirà le conseguenze con la chiusura del Nucleo nell’orario notturno: di notte eventualmente sarà chiamato ad intervenire il Nucleo di Palermo mentre tutte le altre provincie ne sono del tutto sprovviste. Peggio ancora: la Sicilia Orientale (Catania) rimane priva di un Soccorso Notturno in mare, in un momento in cui le richieste di soccorso aumentano costantemente anche con il fenomeno degli immigrati ma nulla pare possa ostacolare il rigido percorso previsto dalla spending review.
“Il contenuto dichiarato nel verbale dell’evento consumato in data 22 settembre scorso presso la Direzione Regionale VV.F. Sicilia alla presenza di tutte le massime Autorità di comparto sia sindacali che dirigenziali, ha dell’inverosimile”. Così si legge in una nota sindacale dell’Unione sindacale di base dei vigili del fuoco.
“Il Direttore Regionale convoca le OO.SS. per discutere sulla riorganizzazione del Nucleo Sommozzatori Sicilia Orientale (Catania) a seguito della Circolare n° 8 EM/2015, emanata dal Superiore Ministero in ottemperanza a quanto concordato in data 09 aprile 2014 e cioè il progetto di riordino di tutte le strutture sia periferiche che centrali del Corpo Nazionale dei VV.F..
Detto Progetto aveva ampiamente preannunciato la rimodulazione del Servizio di Soccorso in mare svolto dai Nuclei Sommozzatori di tutta Italia, tra cui anche la Sicilia, prevedendo una drastica riduzione delle risorse umane nei diversi livelli (specialistiche e non) da rendere operativo attraverso l’emanazione dei successivi Decreti attuativi.
Nello specifico il Direttore ha inteso dare seguito alla riorganizzazione dell’orario di lavoro attraverso la chiusura notturna del Nucleo di Catania, garantendo una corretta ripartizione delle risorse disponibili per la copertura del Soccorso con orario esclusivamente diurno 12/36. Perfettamente in linea con quanto concordato in ambito Nazionale tra i “firmaioli” e l’Amministrazione.
Il risultato delle dichiarazione rese a verbale da parte delle OO.SS. intervenute, pone una serie di imprescindibili interrogativi; infatti sul verbale risaltano le contestazioni espresse da tutte le OO.SS. rispetto al Progetto di Riordino del Nucleo Sommozzatori di Catania.
Come si può contestare su questioni in cui i loro stessi simili, ma di grado superiore, hanno ampiamente approvato e sottoscritto? Come si può contestare l’applicazione del progetto di riordino del Nucleo Sommozzatori di Catania ad un anno e mezzo di distanza dalla firma apportata da tutte le OO.SS. (esclusa l’unica OS che NON ha firmato, Usb VV.F.) intervenute a suo tempo sul tavolo di concertazione di Roma?
Risulta superfluo ricordare al nostro collega lettore una locuzione latina ad-hoc: “Ubi major, minor cessat”.
Stranamente ci si sveglia ad oltre un anno di distanza per contrastare l’incontestabile; nel senso che non è possibile rifiutare quanto già concordato. A tal proposito l’Amministrazione può tranquillamente delegittimare le dichiarazioni espresse a verbale; unico imbarazzo è la firma di Usb; infatti è l’unica legittimata a contestare l’applicazione del nuovo Progetto di Riordino poiché non lo ha condiviso sin dall’atto del suo stesso concepimento.
Ecco perché abbiamo deciso di condividere congiuntamente il documento. Siamo dalla parte dei Lavoratori e come tale non possiamo nutrire rancori, anzi poniamo l’altra guancia e nel contempo chiediamo a tutti i rappresentanti delle altre OO.SS. una profonda riflessione sulla loro stessa “appartenenza” in un contesto sindacale ormai lontano dalle logiche Sindacali di periferia. Meglio abbandonare chi non ti rappresenta!
Le contestazioni al Progetto di Riordino andavano espresse nei modi e nei tempi utili a renderli praticabili e legittime; ormai è tardi, quindi … “o ti mangi sta minestra, o ti butti fuori dalla ….. sigla”! non è mai troppo tardi per invalidare gli Organismi Sindacali responsabili delle pesanti conseguenze che stanno ormai portando alla inevitabile chiusura di svariate Sedi di Servizio con riduzione di Uomini e ripercussioni sul Soccorso.
Lo avevamo preannunciato in tempi non sospetti; quanto consumato al Tavolo Regionale altro non è che la prova tangibile delle nostre rimostranze. Era inevitabile. Il Nucleo Sommozzatori deve garantire il Soccorso h24, quindi anche negli orari notturni; periodo in cui sono state salvate più persone rispetto all’orario diurno, anche se gli interventi in termini statistici risultano inferiori a quelli diurni.
Le statistiche vanno fatte quando in gioco non vi sono vite umane; è fin troppo preziosa per affidarla ad un presunto studio sulle probabilità.
La Usb VV.F. ha già espresso la sua contrarietà sul Progetto di Riordino, e continuerà a farlo!”.

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