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Papiro Volley Fiumefreddo, parla il neo coach Francesco Pistorio

Papiro Volley Fiumefreddo, parla il neo coach Francesco Pistorio

L’esordio del Papiro Volley Fiumefreddo nel campionato di serie B2 maschile, seconda partecipazione consecutiva per la società del presidente Davide Massimino, avverrà il prossimo 17 ottobre in trasferta contro l’Elettronica Cicala Palermo. Proseguono per questo gli allenamenti della corposa rosa, di ben 15 elementi, agli ordini del neo coach Francesco Pistorio. “Mi presento a questa nuova avventura – afferma Pistorio – con lo spirito di un vecchio pallavolista che vuole provare a rimettersi in gioco dopo la delusione di due anni fa con la Volley School Catania in serie C che è stata fortissima e che mi aveva spinto a lasciare. Un dispiacere nato a causa dell’ambiente catanese che non aveva accolto favorevolmente il progetto, anche perché a Catania vige l’imperativo non far fare agli altri ciò che non vuoi o non puoi fare tu. Ho visto che invece di essere una squadra che proprio per la sua giovane età doveva essere coccolata, spinta, aiutata in tutte le sue problematiche, è stata per lo più affossata. La cosa mi ha fatto male ma non tanto per me, che dopo 30 anni di attività sono abituato a queste cose, ma piuttosto sono rimasto dispiaciuto per i ragazzi e non ho più allenato. Poi quest’estate il Papiro, di concerto con la società giovanile Leali Sport Catania, mi ha proposto questo progetto e dato che sono animati da buoni propositi ho accettato”.

Una lunga carriera alle spalle come primo e soprattutto secondo allenatore cominciata nel 1980 al Torre Tabita Catania in A1 e proseguita in A2, B1 maschile e femminile, A1 e A2 femminile dividendosi tra Perugia e Pesaro. Poi il ritorno in Sicilia. “Il mio bilancio è positivo – prosegue il coach – fin da quando sono stato tanto “pazzo” da lavorare solo nella pallavolo. Ad un certo punto mi sono reso conto che nella vita è importante anche qualcos’altro oltre alla pallavolo e per continuare a farla ad alti livelli avrei dovuto togliere molto ad una mia futura famiglia, quella che poi ho creato con mia moglie e mio figlio, e mi sono trovato davanti ad una scelta problematica. Sapevo che per tirare avanti questa carretta avrei dovuto fare il giramondo e non mi andava di ritrovarmi da solo e possibilmente in Russia o in Polonia perché poi è questo che sta succedendo. I miei colleghi, con cui ho cominciato e che hanno deciso di continuare la carriera, sono tutti fuori, alcuni senza famiglia mentre altri l’hanno rovinata. Questa è una grossa responsabilità che io forse un po’ pavido non mi sono voluto prendere. Ho deciso di fare una vita normale e dove possibile continuare a portare avanti questa mia passione”.

Questo il roster al completo per la nuova stagione: conferme per gli schiacciatori Sebastiano Patti e Francesco Vitale, per i registi Davide Sabella e Simone Berretta, per i centrali Giuseppe Nucifora e Pietro Leonardi e per il libero Dario Bellitto. Nuovi arrivati i centrali Giosuè Andronico e Francesco Scuderi, l’universale Edwin Tracinà, gli schiacciatori Federico Andronico, Enzo Consoli, Dario Caracci e Alessio Fichera, il libero Marcello Nicolosi.

“Non avevo capito – prosegue Pistorio – la scelta della società di avere 15 elementi perché io normalmente in una squadra ho 12-13 giocatori di cui 6-7 titolari e il resto comprimari positivi per trascinare il gruppo. Poi mi sono reso conto che da questo punto di vista la pallavolo è cambiata. Giustamente a questo livello non si può chiedere ai ragazzi di essere al 100% a disposizione di una società. C’è chi studia, c’è chi lavora o ha altre esigenze. E quindi ho capito, dalla frequenza degli allenamenti, che bisogna fare di necessità virtù. Se qualcuno ha tre turni consecutivi di lavoro non posso chiedergli di lavorare ad alte frequenze. Quindi ci sarà turnover ma ho già trovato dei punti di riferimento ben precisi che ho già in mente, sperando che la mia idea sia congeniale anche per i ragazzi che sceglierò. Dal primo allenamento mi sto accorgendo che l’affiatamento del gruppo funziona. E’ chiaro che i problemi potrebbero nascere quando le squadre perdono. Quando si vince si ha il migliore spogliatoio del mondo. La salvezza è il nostro obiettivo principale e con questa squadra, se tutti gli elementi giocano secondo le loro possibilità, è possibile raggiungerla ma non posso prevedere quali saranno le risultanze del lavoro e del contrasto con le altre squadre che si sono rinforzate a dovere. Sarà un campionato duro ma diremo senz’altro la nostra”.

Alessandro Famà

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