Un decisione opportuna e inevitabile che muove dalla necessità di salvaguardare l’incolumità pubblica e che trae origine dalla tragica morte in mare, per annegamento, di un bambino di quasi 5 anni, avvenuta nei giorni scorsi sul litorale fiumefreddese. Il sindaco di Riposto Enzo Caragliano, sulla scorta delle disposizioni diramate dalla Capitaneria di Porto di Riposto, ha diffuso una nota nella quale spiega le ragioni per cui è stato deciso di non posizionare in questa stagione estiva le piattaforme a servizio dei bagnanti che frequentano l’arenile ripostese.

“Dopo i recenti gravi fatti luttuosi verificatisi nell’area jonica ove l’assenza di un servizio di salvataggio è risultato fatale per la vita dei bagnanti e, in ottemperanza alle apposite ordinanze diramate dalla locale Capitaneria di porto che rimarcano le criticità derivanti dalla carenza di bagnini, questo Comune – afferma in una nota il sindaco di Riposto Enzo Caragliano – ritiene opportuno è imprescindibile non realizzare le piattaforme, peraltro programmate a marzo e poi deliberate nello scorso luglio (la ritardata collocazione era stata determinata anche dall’apprestamento dei cantieri per la messa in sicurezza del lungomare).

Un provvedimento – osserva il primo cittadino ripostese – dettato dalla necessità di assicurare una maggiore sicurezza e, come detto, alla luce delle predette disposizioni della Guardia costiera che con appositi cartelli posizionati nei giorni scorsi all’ingressi degli arenili ripostesi, segnala la balneazione non sicura per mancanza di apposito servizio di salvataggio; limite acque interdette alla navigazione non segnalato; limite acque sicure (profondità – 1,60 metri) non segnalato”.