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Presidenza consorzio depurazione. Bonaccorsi ha un nome

Presidenza consorzio depurazione. Bonaccorsi ha un nome

Sulla presidenza del consorzio di depurazione c’è un nome. A proporlo è il sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi che ha già informato via telefono i sindaci dei Comuni facenti parte del consorzio di depurazione di via San Giuseppe a Mascali. La scelta, secondo alcuni rumors, sarebbe il frutto di un accordo con una parte del Pd catanese, di certo, si apprende, non quella vicina a Berretta, e neppure quella parte politica riconducibile a Sammartino. E allora di quale Pd parliamo?

Il nome dal cilindro Bonaccorsi l’avrebbe già tirato fuori. Si tratterebbe di un tecnico, un ingegnere di Catania per l‘appunto in quota Pd (forse l’acronimo  di …per dire, Pd). Tuttavia la notizia anticipata da Niente Limiti questa mattina ha scatenato le prime reazioni. In primis, si apprende, del sindaco di Mascali Luigi Messina che non avrebbe gradito la mossa del primo cittadino giarrese, giudicandola intempestiva e politicamente scorretta.

Acque agitate anche in casa Pd, dove si moltiplicano le reazioni, quasi di sconcerto, a dire il vero. A Giarre, Dario Li Mura, fa sapere di non essere a conoscenza di alcun accordo di questo tipo. Anche Enzo Napoli, figura di primo piano del Pd catanese avrebbe negato intese con il sindaco Bonaccorsi.

Resta da capire se davvero il sindaco Bonaccorsi abbia scelto il nominativo a titolo personale o se invece la proposta del tecnico catanese sarebbe, come detto, il frutto di un accordo (?). E se davvero un accordo c’è stato esso ha un valore politico? E ancora: questa operazione come s’inserisce nell’attuale contesto politico giarrese. A sentire i vari rappresentanti dei gruppi consiliari di opposizione non ci sono intese che possano cambiare la linea antibonaccorsiana. Nel frattempo non resta che attendere la data del 3 agosto, ovvero il giorno in cui è stata programmata l’assemblea dei sindaci nella sede mascalese del Consorzio con all’ordine del giorno la nomina del nuovo presidente (forse è persino saltata, secondo le ultime notizie). E chissà che non venga fuori qualche sorpresa, magari con la reazione decisa di qualche sindaco non troppo incline alle scelte obbligate o peggio ancora imposte da chi pensa di avere quel “quid” in più degli altri.

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