Il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano in relazione alla vicenda dell’arresto di un articolista in servizio presso l’Ufficio tecnico del Comune e connesso a presunte pressioni esercitate all’impresa che si è aggiudicata i lavori di completamento della Casa Allegra Museo del Vino,  nell’esprimere “la propria gratitudine ai carabinieri per l’efficace attività operativa che ha portato all’arresto del professionista”,  si dice, nel contempo, “profondamente indignato per l’accaduto in quanto contribuisce a macchiare l’immagine della nostra città, pregiudicando l’impegno profuso da questa amministrazione nel rispetto e nella diffusione dei principi della legalità.

Proprio per i danni d’immagine arrecati all’Ente e complessivamente alla città – osserva in una nota il sindaco Caragliano –  annunciamo, sin da ora, l’intenzione di costituirci parte civile, in quanto parte offesa. Esprimiamo, nel contempo, stupore, per il fatto che l’impresa vittima di una presunta estorsione, nell’ambito di un cantiere appaltato dal Comune, non abbia ravvisato la necessità di informare, oltre alle forze dell’ordine, l’Amministrazione e non solo oggi, con una nota, a fatti conclamati”.