Francavilla di Sicilia e gli alberi “decapitati” -
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Francavilla di Sicilia e gli alberi “decapitati”

Francavilla di Sicilia e gli alberi “decapitati”

L’Amministrazione Comunale ha provveduto a far tagliare le chiome dei pini di Viale Regina Margherita, che non pochi disagi hanno creato in questi anni alla popolazione locale. Sono rimasti i tronchi che, probabilmente, diventeranno delle artistiche sculture lignee. Ma tanti cittadini non hanno gradito tale intervento in quanto avrebbe danneggiato l’estetica e compromesso la “frescura” dell’elegante e frequentata arteria

A Francavilla di Sicilia, da alcuni giorni a questa parte, Viale Regina Margherita presenta una maggiore “luminosità”. Gli operai del Comune hanno infatti provveduto a tagliare le grandi chiome dei pini che, ormai da diversi decenni, svettano lungo l’elegante arteria, intesa anche “‘a passiàta” (“la passeggiata”) in quanto, specie nelle serate estive e nelle giornate domenicali, il suo lungo e largo marciapiedi viene percorso da un estremo all’altro dalla gente del luogo per fare quattro passi avanti e indietro (le cosiddette “vasche”) chiacchierando con gli amici.

Di quella quindicina di maestosi alberi che adornavano ed “ossigenavano” Viale Regina Margherita sono adesso rimasti solo i tronchi che, secondo indiscrezioni, l’Amministrazione Comunale francavillese, guidata dal sindaco Lino Monea, vorrebbe trasformare in opere d’arte permanenti, ossia in sculture lignee realizzate da artisti figurativi selezionati tramite un apposito bando pubblico.

Il recente intervento di potatura degli alberi della  “passeggiata” di Francavilla era, comunque, atteso da tempo: in questi anni, infatti, la corrosiva resina e le grosse pigne “in caduta libera” rilasciate da quei pini hanno rovinato non poche delle autovetture posteggiate nella sottostante carreggiata nonché il cranio di qualche ignaro passante (con le conseguenti liquidazioni dei relativi danni da parte del Comune, assurto a principale fonte di guadagno per i carrozzieri locali…). Resta, in ogni caso, il problema delle massicce ed invasive radici di questo tipo di alberi, che facendosi “prepotentemente” breccia nel cemento, hanno letteralmente sconquassato il manto del marciapiedi di Viale Regina Margherita, in alcuni casi penetrando addirittura all’interno delle adiacenti abitazioni.

Ma per la serie “chi la vuole cotta e chi la vuole cruda”, non tutta la comunità francavillese ha salutato con favore la drastica “decapitazione” dei pini di Viale Regina Margherita: per alcuni cittadini, come suol dirsi, “si son gettati via sia il bambino che l’acqua sporca”, nel senso che quegli alberi non presentavano solo rischi e disagi, ma anche aspetti positivi sotto i profili del decoro urbano e della qualità ambientale; pertanto, a detta di molti, si sarebbe dovuto agire in maniera più cauta, evitando “esecuzioni sommarie”. E’ di questo avviso, tra gli altri, Salvatore Ferruccio Puglisi, leader storico degli ambientalisti francavillesi il quale dal Veneto, dove risiede gran parte dell’anno, ha inviato una nota al riguardo.

«Ho appreso di questo discutibilissimo intervento – scrive Ferruccio Puglisi – e già m’immagino un viale spoglio e desolato, costellato da una lunga serie di strani e funesti “menhir” di legno. Mi chiedo per quanto tempo durerà questo sgradevole spettacolo. Voglio, tuttavia, essere ottimista ed immaginare che quanto prima si ponga rimedio al taglio di recente operato attraverso la piantumazione di alberi idonei, in grado di sostituire degnamente i maestosi pini (possibilmente con piante autoctone), ma anche con un’immediata sistemazione del marciapiedi dissestato. Nella stagione estiva, inoltre, gli alberi di Viale Regina Margherita costituivano un ottimo riparo dal sole, oltre ad essere esemplari eccezionali e belli da vedere. Una cosa è certa: il compianto ex sindaco di Francavilla nonché mio cugino, Salvatore Puglisi, avrebbe gridato “allo scempio”. Con lui ci ritrovavamo spesso a discutere di questi problemi di pigne che cadevano e di marciapiedi rovinati, ma mi diceva che mai e poi mai avrebbe abbattuto quegli alberi, che costituivano una delle meraviglie del paese in quanto non esistenti negli altri Comuni del comprensorio. Secondo l’ex sindaco Puglisi, piuttosto che ricorrere a soluzioni drastiche, bastava fare di tanto in tanto la potatura e raccogliere le pigne prima che queste cadessero a terra. Da parte mia, gli dicevo che sarebbe stata opportuna una graduale sostituzione di quegli alberi. Oggi, invece, si è all’improvviso adottato un rimedio radicale, che nel sottoscritto ed in tanti cittadini francavillesi desta parecchie perplessità».

Rodolfo Amodeo    

 

FOTO: due immagini che mostrano come si presenta in questi giorni Viale Regina Margherita con i pini “decapitati”

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