Femminicidio, quando l’arte è riflessione -
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Femminicidio, quando l’arte è riflessione

Femminicidio, quando l’arte è riflessione

Alla poetessa giarrese Maria Privitera il premio letterario “Cardo e Decumano” per la sua opera “La violenza che uccide”

Dal racconto che ci ha fatto l’artista e dalle immagini e notizie on line di cui abbiamo goduto, apprendiamo che a Firenze si è recentemente conclusa la straordinaria premiazione del concorso letterario “Cardo e Decumano”, indetto dalla sezione fiorentina della Fidapa, nella cui prima edizione è stato proposto il tema del “Femminicidio” nella forma artistica della scrittura. Come è evidente, la denominazione del concorso evoca ancora, dopo diversi secoli, l’immagine delle strade che si incrociano e che costituiscono il punto di incontro ove si “confrontavano” i politici, i commerciati, gli artisti di varie categorie di tutta la città.

La giovane artista giarrese Maria Privitera (terza da sinistra, nella foto), laureanda in Giurisprudenza presso l’Ateneo di Catania, fidapina della Sez. Giarre-Riposto (CT) Distretto Sicilia, ha avuto l’onore di essere stata tra le finaliste premiate. Ella è stata riconosciuta meritevole per il saggio letterario “La violenza che uccide”, opera apprezzata non solo da una giuria tecnica d’eccezione ma anche da una giuria popolare, entusiasta che, durante l’ incontro culturale svoltosi presso il Caffè Letterario fiorentino  “Le Giubbe Rosse”, ha ascoltato e votato gli elaborati di tutte le finaliste (Oriella Ferrini, Wanda Tramezzo, Giselda Delfino, Maria Privitera, Maria Teresa D’Antea, Maria Teresa Muratore).

L’artista siciliana, dopo il recente successo ottenuto con la sua mostra virtuale di pittura dal titolo “Natura”, svoltasi sempre a Firenze lo scorso anno, presso il “Palazzo Coppini – Centro Studi e Incontri Internazionali”, (sede della “Fondazione Romualdo Del Bianco”), dove è stata ospite insieme all’Università delle Nazioni Unite (UNU) in occasione del convegno “Satoyama Initiative”, è ritornata nella storica città d’arte fiorentina, riconfermando le sue doti e le sue sensibilità artistiche e letterarie. Per l’occasione, a tutte le finaliste in ex equo, compresa la vincitrice Wanda Tramezzo, è stata consegnata come premio per il concorso un’opera d’arte realizzata dalla prof.ssa Nella Pizzo apprezzata scultrice e Presidente della Fidapa Sez. Firenze. Si tratta della riproduzione di una moneta antica, la “Demeretion”, realizzata con caolino, che riporta l’effige di “Damerete”, nobile donna protagonista della storia siciliana che, nel 480 A.C. si eresse come prima paladina alla difesa dei bambini.

La premiazione del concorso si è svolta presso l’Aula Magna” dell’Enoteca “Piazza del Vino” a Firenze, in presenza del dott. Andrea Barducci (già presidente della provincia di Firenze, ora Città Metropolitana) ed in presenza delle giurie tecnica e popolare, degli ospiti e delle socie fidapine. La premiazione è stata preceduta dalla presentazione del libro di poesie “Nel silenzio della mia anima”, sempre di Maria Privitera, realizzata a cura della casa editrice Gruppo Albatros di Roma e della stessa Fidapa di Firenze. La silloge, conosciuta e diffusa a livello nazionale, è stata già presentata da autorevoli relatori in altre importanti città d’Italia, inclusa Taormina. Maria Privitera è stata accolta dalla Sez. Fidapa di Firenze nella sua duplice veste artistica di scrittrice e di pittrice.

Durante la presentazione del suo libro sono state proiettate le immagini delle sue poesie e delle sue opere pittoriche, alcune delle quali sono state particolarmente apprezzate dall’attento e numeroso pubblico presente nella location. Evento che ha valorizzato la sensibilità dell’artista, la quale ha proposto anche la sua ritrattistica eseguita con la tecnica mista della sanguigna. Tecnica che la Privitera ha appreso dal suo Maestro d’Arte Tommaso Fiermonte il quale, a suo volta, è stato allievo del grande Maestro d’Arte fiorentino Pietro Annigoni. Per l’occasione la relatrice d’eccezione è stata la nota poetessa Ruth Cardenas, socia onoraria della Sez. Fidapa di Firenze, la quale ha scandagliato l’anima delle poesie dell’autrice giarrese, evidenziando l’importanza dell’amore e dei sentimenti a cui s’ispira l’intera silloge. L’artista, di recente, ha donato alla Fidapa BPW-Italy un suo dipinto dal titolo “Le ali della Fidapa” che si trova esposto a Roma, presso la sede Nazionale della prestigiosa Associazione.

La magnifica serata, durante la quale si è svolta anche la cerimonia delle candele, è stata allietata dalla calda e brillante voce della nuova socia young Yorka Rios. Tutti gli elaborati delle finaliste premiate al concorso, sono stati inseriti in una raccolta cartacea distribuita presso i più importanti centri culturali, biblioteche ed università italiane e sono attualmente disponibili anche on line. All’interno del saggio letterario di Maria Privitera troviamo scritto che “c’è una profonda crisi nell’umanità che ha vissuto, vive, subisce ed opera nella violenza. La sfiducia, l’assenteismo o l’indifferenza dinanzi ad una realtà di violenti non è la strada da percorrere perché impedisce il recupero e blocca il senso di responsabilità che deve primeggiare nella coscienza di tutti gli uomini”.

Lucia Brischetto

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