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Archeoclub di Belpasso: conferenza sulla storia di Mascalucia

Archeoclub di Belpasso: conferenza sulla storia di Mascalucia

Nell’ambito degli incontri organizzati dall’Archeoclub di Belpasso, presieduto da Maria Rosa Vitaliti, finalizzati alla conoscenza, salvaguardia e tutela dei monumenti e siti archeologici del nostro territorio, nella sala conferenze della scuola media statale Nino Martoglio, si è svolto un incontro a cura della dott.ssa Maria Grazia Sapienza Pesce, responsabile della biblioteca comunale di Mascalucia, sul tema “Territorio di Mascalucia tra beni architettonici e tradizioni popolari”.

Dopo i saluti dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Bianca Prezzavento e l’ex assessore alla Cultura Barbara Laudani, il presidente Maria Rosa Vitaliti ha presentato, agli alunni e docenti presenti, la dott.ssa Maria Grazia Sapienza Pesce, appassionata di storia patria, instancabile ricercatrice, autrice di libri nonché educatrice.

Instancabile, la dott.ssa ha raccontato come Mascalucia affondi le sue radici in tempi antichissimi, pare che il nucleo originario della cittadina debba identificarsi  nella contrada “Ombria”, oggi Ombra,  dove esisteva un municipio catanese fondato  dai popoli cosiddetti Ombri, d’origine celtica, i quali verso l’anno mille a.C. vennero coi Siculi nella nostra isola e sospinsero i Sicani ad occidente del fiume Imera. Naturalmente queste notizie, ha sottolineato la relatrice, sono documentate e citate anche nei testi dell’Abate Maria Amico ed altri.

La dott.ssa Maria Grazia Sapienza, da eccellente educatrice, per non rendere agli alunni troppo “scolastica” la conferenza ha iniziato un excursus fotografico-storico-folkloristico del territorio di Mascalucia illustrando tutte le chiese del paese: il tempio di Sant’Antonio Abate al Cimitero, menzionata nel 590, in una epistola da papa S. Gregorio Magno, in stile gotico antico; la chiesa di San Vito Martire edificata lungo la via Etnea dopo il terremoto del 1693; la chiesa Madre, oggi santuario; la chiesetta  della Madonna Bambina, costruita tutta in pietra lavica e più simile ad una casa che ad una chiesa per via di una minuscola torre campanaria, di una porta centrale di dimensioni normali e, sulle pareti laterali, di piccole finestre poste in alto. Questa chiesetta rupestre rappresenta il punto di raccolta di molte mamme che pregavano la Vergine Maria, per le figlie invocando la sua benedizione e protezione. Nell’unico altare vi è un bellissimo affresco raffigurante la Maria Santissima Liberatrice dal fuoco materiale, la lava e dal fuoco spirituale.

La Madonna è raffigurata su una nuvola che sovrasta un paese in fiamme: la tradizione narra che alcuni giorni prima del terremoto del 1693 la Madonna emise un abbondante sudore e sgorgarono lacrime dagli occhi della Beata Vergine, forieri del cataclisma.

Altre chiese menzionate dalla relatrice: la chiesa di Maria Santissima Annunziata di Massa Annunziata e le chiese, oggi chiuse, di San Rocco, della Santa Maria della Pietà e, infine, del conosciutissimo Santuario della Madonna di Mompilieri.

La dott.ssa Maria Grazia Sapienza Pesce ha chiuso la conferenza con fotografie di luoghi, monumenti mestieri, sacre rappresentazioni, vita sociale della Mascalucia dai primi del Novecento agli anni cinquanta.

Tra i mestieri ha ricordato l’arte del tessere; in ogni casa ha sottolineato la relatrice, c’era un telaio che veniva adoperato dalla padrona di casa che a sua volta insegnava  il mestiere alle figlie; del maniscalco o fabbro, alcuni affermano che Mascalucia derivi da “Maniscalchia”, ovvero terra di maniscalchi; e ancora dell’ebanista, del ciabattino,  del “siggiaru”, l’artigiano che aggiustava e realizzava le sedie in zammara intrecciata.

La dott.ssa Maria Grazia Sapienza Pesce ha concluso la conferenza rispondendo alle domande degli alunni su curiosità e cenni storici di Mascalucia.

Nella foto da sinistra il già assessore alla cultura Tuccia Laudani, il presidente dell’Archeoclub, Maria Rosa Vitaliti, l’assessore alla P.I, Bianca Prezzavento, la relatrice, Maria Grazia Sapienza, e la prof.ssa Maria Grazia Pitrè

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