Orazio Panebianco e la sua edicola. Ricordi piacevoli della Giarre di ieri -
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Orazio Panebianco e la sua edicola. Ricordi piacevoli della Giarre di ieri

Orazio Panebianco e la sua edicola. Ricordi piacevoli della Giarre di ieri

PanebiancoLa storia di un giornale locale come il “Gazzettino” si lega indissolubilmente, nel tempo, ad alcun elementi. Uno di questi è sicuramente l’edicola. Una delle storiche edicole di Giarre è stata l’edicola “Panebianco” del compianto Orazio Panebianco. L’edicola rappresentava, soprattutto negli anni scorsi, luogo di dibattito e confronto. Come non ricordare come il sig. Panebianco presentava e metteva in mostra, evidenziandoli, tutti gli articoli più impegnativi che riguardavano la nostra città.

Per ben 75 anni Orazio Panebianco ha servito con amore la nostra cittadina di tutti i quotidiani italiani ed esteri, settimanali, mensili con due edicole una a Giarre ed una a Riposto. Nel 1945 gli venne affidata dal direttore Ciancio la distribuzione del quotidiano “La Sicilia” per tutta la zona jonica-etnea. Fu così che Panebianco diede il via ad una agenzia di distribuzione giornalistica a 360°, includendo successivamente tutte le riviste e quotidiani italiani, che rimase operativa sino al 1992. Le edicole invece chiusero nel 2000 quando, vista l’età, Panebianco decise di godersi la pensione e, soprattutto, la vita familiare sino ad allora sacrificata per il lavoro.

Non potevamo, quindi, non ricordare un amico, un sostenitore, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, e per cercare di farlo al meglio abbiamo pensato di affidarci direttamente alle parole dei suoi cari: la moglie Maria ed i figli Marinella, Salvo e Patrizia.

«Siamo tutti addolorati per la perdita del nostro Caro padre a distanza di un anno pesa moltissimo la sua assenza a tutti noi. Una perdita enorme». I figli: «Papà è stato un uomo di grandi valori, infaticabile lavoratore, caro con tutti, molto affettuoso sempre disponibile, cortese, pieno di umanità. Ha sacrificato tutta la sua vita per la famiglia, che lo ricorda per la sua onesta e leale quotidianità, per la grinta nel lavoro, per l’energia e la precisione che metteva in tutto ciò che lo circondava. Lo citiamo sempre come esempio ai nostri figli in modo che siano sempre fieri del loro nonnino Orazio».

La moglie Maria: «Ci manca tanto! Siamo circondati da un’infinita tenerezza e da dolcissimi ricordi quando era intorno a noi tutti, soprattutto quando era circondato dai nipoti: Giuseppe, Martina, Saverio e Chiara».

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