In uno stadio chiuso al pubblico il Giarre capitola con il Siracusa -
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In uno stadio chiuso al pubblico il Giarre capitola con il Siracusa

In uno stadio chiuso al pubblico il Giarre capitola con il Siracusa

Tribune vuote, forze dell’ordine disposte davanti agli ingressi dello stadio con il preciso intento di interdire l’accesso al pubblico, e tifosi giarresi ad intonare, in compagnia di sostenitori di fede paternese, cori a ridosso dei cancelli dell’impianto sportivo. Sembrano distanti anni-luce i tempi aurei in cui gli spalti gremiti del “Regionale” di Giarre fungevano da suggestiva cornice agli infuocati derby di C 1 con il Siracusa.

Oggi  infatti la storia racconta di un presente tristemente diverso e a tinte fosche. Era l’estate del 2014 quando il sindaco Roberto Bonaccorsi prometteva che entro la fine del predetto anno solare il progetto di riqualificazione dello stadio avrebbe iniziato a trovare riscontro nella realtà. Novità? Nessuna. Solo recentemente il progetto ha superato tutti i passaggi burocratici relativi ai pareri favorevoli di organismi come i vigili del fuoco, l’Asp e l’Urbanistica.

Tuttavia, la tanto attesa accelerazione da imprimere all’iter funzionale all’avvio dei lavori, non è ancora maturata. La lentezza della burocrazia continua a farla da padrona a Giarre. Il risultato? Tribuna Olimpia non ancora collaudata, partita a porte chiuse su disposizione della questura, e stadio conseguentemente deserto. Continua pertanto sistematicamente a configurarsi uno scenario desolante che fa il paio con lo svuotamento della chiesa madre di Giarre, ormai abbandonata da fedeli esasperati nel vedere il loro principale tempio ancora ingabbiato in un’armatura di ponteggi.

Chiusa questa digressione, il tanto atteso derby tra Giarre e Città di Siracusa è andato in scena in un clima surreale. Sicuramente non degno di una sfida tra squadre in passato balzate anche agli onori della cronaca nazionale. A spuntarla è stata la capolista imponendosi per 1-3. La cronaca della gara racconta però di un Giarre che nella ripresa ha messo paura agli aretusei sfiorando il pari in almeno due circostanze, malgrado l’inferiorità numerica.

Per la sfida contro la corazzata di Anastasi, mister Breve si è presentato schierando un 4-3-3. Il neoacquisto Scordino tra i pali, Mirenna nella posizione di terzino destro, Cordima e Mastronardi nel cuore della difesa e Villani  a recitare il ruolo di terzino sinistro. In mezzo al campo spazio a Patanè, impiegato nel ruolo di play-basso, con Patti mezzo esterno destro e Napoli mezzo esterno sinistro. In avanti, Aleo punta centrale con Nirelli attaccante offensivo di destra e Leotta attaccante offensivo di sinistra. Mister Anastasi ha replicato disponendo i suoi uomini in campo con uno speculare 4-3-3. Vitale tra i pali, Santamaria terzino sinistro, Pettinato e Zappalà nel cuore della difesa, Liistro a destra, Arena nel ruolo di play-basso davanti la difesa, Conti mezzo esterno sinistro, Palermo mezzo esterno destro, Mascara e D’Agosta ad agire da attaccanti esterni intercambiabili e Strano unica punta centrale.

Il Città di Siracusa prova subito a sbloccare la gara con Mascara, ma la sua bordata su assist di Strano è respinta dal portiere gialloblù Scordino. Intorno al 10’ del primo tempo matura il vantaggio aretuseo. Un lancio ben calibrato di Zappalà imbecca Strano il quale aggredisce la profondità in verticale ed a tu per tu con Scordino angola la palla dello 0-1. A nulla sono valse le recriminazioni gialloblù per una sospetta posizione di fuorigioco di Strano al momento del lancio. Il Giarre allora prova a scuotersi e con Leotta sfiora il goal, ma la conclusione ad incrociare del talentuoso esterno gialloblù, scoccata dall’interno dell’area,da sinistra verso destra, sbatte a terra prima di spegnersi d’un soffio a lato. Intorno al 19’ del primo tempo il Siracusa trova anche il raddoppio. La folata offensiva di destra del funambolico D’Agosta culmina in un diagonale che si trasforma in un assist per Strano. Quest’ultimo non si fa pregare realizzando il tap-in sul secondo palo a portiere battuto. Successivamente, Patanè prova a sorprendere il portiere dalla distanza ma la conclusione terminava alta. Un minuto prima della conclusione della prima frazione di gioco Leotta scodella dalla sinistra un pallone sul quale si avventa in uscita Vitale, bloccandolo.

Nella ripresa, un Giarre volitivo e con il coltello tra i denti accorcia le distanze. Il goal nasce da un suggerimento di testa di Patanè. Il pallone arriva in area ad Aleo, il quale approfitta dell’uscita del portiere per scartarlo e gonfiare la rete. Il Giarre allora cerca di alzare i giri del motore per schiacciare il Siracusa nella sua metà di campo. Nirelli scarica per Patanè, il quale sventaglia sulla sinistra per Villani. Nel corso della stessa azione, il pallone perviene a Patti che subisce fallo dal limite dell’area. Sulla punizione battuta da Napoli, il colpo di testa di Aleo non trova la porta. Intanto Fichera sostituisce Conti nelle fila del Siracusa. In seguito, sugli sviluppi di una palla inattiva, Patanè spara di collo destro ma la sua conclusione da fuori area si spegne d’un soffio fuori. Poi arriva l’episodio che condiziona la gara. Villani commette fallo su Strano con un’entrata non eccessivamente rude. L’arbitro Michienzi di Lamezia Terme però lascia i gialloblù sbigottiti estraendo addirittura il cartellino rosso all’indirizzo del terzino sinistro della formazione di casa. Mister Breve a quel punto sostituisce Nirelli con Bileggi, spostando Patanè nel ruolo di terzino sinistro. Si compone così un 4-4-1 con Aleo unica punta. Intanto Anastasi sostituisce Grasso con D’Agosta. In seguito, Breve fa rifiatare Napoli gettando nella mischia D’Andrea, il quale va ad occupare la posizione di interno di centrocampo. Poi gli aretusei, con Fichera, impegnano Scordino direttamente dal corner. Il Giarre però non si perde d’animo e si catapulta in avanti con la forza della disperazione. Tuttavia, si delinea un altro episodio che fa discutere. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Patanè, Patti viene atterrato fallosamente in area ma l’arbitro non concede il penalty. Nel corso della stessa azione, Leotta calcia al volo ma la sua conclusione termina alta. Sugli sviluppi di un altro calcio di punizione battuto da Patanè è poi Aleo a sfiorare il pari, ma la sua botta di sinistro dall’interno dell’area trova la prodigiosa opposizione di piede del portiere Vitale, ben appostato sul primo palo. Nel finale, matura per i gialloblù la doccia fredda. Grasso confeziona dalla destra un assist per Strano che viene buttato a terra dal neo entrato Monteforte. L’arbitro concede il rigore che Mascara trasforma superando Scordino.

Il triplice fischio sancisce il successo di un Città di Siracusa cinico ma messo in difficoltà, soprattutto nella ripresa, dall’organizzazione di un Giarre sicuramente più maturo sul piano della manovra. In classifica, i gialloblù, alla luce del turno di riposo osservato dal Paternò, sono ancora a pari punti con i già mezionati rossazzurri. Domenica, raccogliere punti a Mascalucia contro la San Pio X sarà d’obbligo.

Umberto Trovato

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