Acireale, la Fidapa ha inaugurato nuovo anno sociale -
Catania
16°

Acireale, la Fidapa ha inaugurato nuovo anno sociale

Acireale, la Fidapa ha inaugurato nuovo anno sociale

La Sezione Fidapa di Acireale ha inaugurato presso il S. Biagio Resort l’anno sociale 2014/2015,  trentottesimo di attività, alla presenza della presidente nazionale dell’associazione, dott.ssa  Anna Di Domenico La Marca. Questa eccezionale presenza non si verificava dalla fine degli anni ’90. Il M° Vera Pulvirenti quale presidente della Sezione Fidapa di Acireale, nel suo intervento introduttivo, ha ben sottolineato questa peculiarità dovuta al suo costante invito rivolto in tempo alla dott.ssa Anna Di Domenico e alla contemporanea iniziativa della presidente nazionale di visitare alcune Sezioni del Distretto Sicilia della Fidapa.

La bella e sobria serata, condotta dalla segretaria della Sezione, prof.ssa Elena Strano, si è aperta con l’esecuzione degli inni dell’Ue e nazionale, con la presentazione delle autorità Fidapa presenti, tra cui come già accennato la presidente nazionale dell’Associazione, la presidente del Distretto Sicilia, dott.ssa Nora Caserta, molte presidenti di Sezioni della provincia di Catania della Fidapa, autorità civili e religiose locali, i presidenti dei vari Club Service acesi. La serata è proseguita con l’intervento di Vera Pulvirenti, al suo secondo anno di presidenza della Sezione, che ha ricordato alcune delle significative attività svolte nell’anno sociale precedente e accennato alle linee guida del nuovo anno, già concordate con il consiglio direttivo. A seguire l’ingresso di tre nuove socie: dott.ssa Lidia Catalano Scaltrito, dott.ssa Maria Regina Di Stefano Soresi, l’artista della ceramica, Maria Guarrera Noto.

A questo punto è stato dato spazio a Giovanni Vecchio, noto  storico, critico letterario ed ex dirigente scolastico, per relazionare su “La donna siciliana (e non solo) ieri e oggi: da sottomissione ad emancipazione?”. Riflessioni dell’illustre relatore su vari momenti storici, sociali e culturali nell’arco di tempo che va dai moti di metà dell’800 contro i Borbone alla fine degli anni ’90 del Novecento. E l’uomo di cultura, l’uomo creativo Giovanni Vecchio ha interessato gli intervenuti ricordando date, nomi di donne siciliane e non, che si sono spese con dure prove e sacrifici, sì per la loro emancipazione ma soprattutto per la promozione della società, della Patria, del Bene Comune. Le riflessioni a braccio di Vecchio sono state intervallate dalla creatività di Luigi Di Pino, apprezzato nostrano cantastorie, che con la sua voce e le note della sua chitarra ha ben evidenziato tradizioni, stati d’animo, speranze e proiezione al futuro. In questa occasione Luigi Di Pino è stato collaborato da altri due artisti nostrani: Gino Zappalà (chitarra, percussioni),  Gianfilippo Tomaselli (tamburello, zufolo, maranzano). Prima della raffinata conviviale la presidente nazionale Anna Di Domenico ha commentato favorevolmente la serata, apprezzando quanto riferito dal relatore Vecchio, e riconoscendo anche nelle donne siciliane quanto affrontato da esse per arrivare ai livelli dello stato sociale odierno.

Camillo De Martino

Potrebbero interessarti anche