Arte ed “amarcord” di Francavilla a Palazzo Cagnone -
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Arte ed “amarcord” di Francavilla a Palazzo Cagnone

Arte ed “amarcord” di Francavilla a Palazzo Cagnone

L’antico edificio sta ospitando una ricca collettiva di artisti ed artigiani locali, frammista ad interessanti e curiose testimonianze del passato, tra cui l’“elettroarcheologia” di Nino Vadalà, i pionieristici strumenti musicali della nostrana “beat generation” e le foto “vip” dei parrucchieri Varrica e Cottone

E’ visitabile per tutto questo mese di settembre (nelle ore della mattinata ed in quelle preserali) il ricco e variegato “Collage d’Arte e Cultura” allestito a Francavilla di Sicilia in un’ala a piano terra di Palazzo Cagnone dal benemerito ed instancabile organizzatore Angelo Varrica, il quale ancora una volta, coadiuvato dagli amici Nella Manitta e Nino Cavallaro ed “a costo zero” per le casse comunali, è riuscito a coinvolgere numerosi artisti figurativi e maestri artigiani della cittadina dell’Alcantara in una mostra collettiva, dove i creativi del luogo hanno la possibilità di esibire il loro estro, sia ai compaesani che ai turisti di passaggio.

Ad esporre sono, in particolare, gli scultori Nino Cavallaro, Vincenzo De Francesco, Antonino Immesi, Roberto e Susanna Catalano ed i pittori Domenico Cotone, Nicolò Di Salvo, Elena Lo Presti, Romualda Sciuto (in arte Romua), Giuseppe Sofia, Gloria Torrisi, Valentina Vaccaro nonché lo stesso “patron” Angelo Varrica.

Diverse famiglie francavillesi, inoltre, hanno messo a disposizione dell’iniziativa le rispettive collezioni private di pregevoli dipinti di artisti locali defunti o residenti altrove.

Ma l’esposizione presenta anche delle particolari “chicche”.

A cominciare dall’angolo dedicato ad un “estratto” del rinomato “Museo della Luce” di Nino Vadalà, stimato elettricista di Giardini Naxos, che a questa mostra di Francavilla, Comune un tempo sede di una delle prime e poche centrali idroelettriche d’Italia, ha dato in prestito parte dei cimeli (quadri elettrici, lampadine, interruttori, ecc.) da lui scrupolosamente raccolti e collezionati nel nobile intento di tener vivo il ricordo di un’esaltante epopea da cui ha preso le mosse l’odierno progresso tecnologico.

E non passa certamente inosservato il grande tavolo posto al centro della sala, sul quale alcune gentili signore hanno dispiegato i tanti arnesi da lavoro dei vecchi artigiani francavillesi loro avi.

Ad attirare l’attenzione dei visitatori anche una fiammante batteria di uno dei tanti complessini musicali formatisi a Francavilla negli Anni Sessanta (quelli della cosiddetta “beat generation”), nonché il busto in gesso raffigurante il compianto ex sindaco Salvatore Puglisi, realizzato con straordinaria fedeltà dal maestro Antonino Immesi.

Alle pareti del vano di Palazzo Cagnone che ospita il “Collage d’Arte e Cultura” è pure possibile visionare numerose foto d’epoca degli antichi ambienti e personaggi della Francavilla “del tempo che fu”, tra cui quelle ritraenti l’organizzatore Angelo Varrica, esclusivo “coiffeur” per signora (curatore, tra l’altro, del “trucco e parrucco” di celeberrime attrici di fama internazionale negli anni d’oro del prestigioso Festival Cinematografico di Messina e Taormina), ed il suo più giovane collega e “parrucchiere delle dive” Sebastiano Cottone (con trascorsi in Rai e Mediaset), il quale ha così voluto festeggiare il suo pensionamento dopo mezzo secolo di gloriosa carriera.

Pertanto, chi si reca in questi giorni a Palazzo Cagnone ha la possibilità di abbandonarsi ad un suggestivo “viaggio nel tempo”, attraverso stili e linguaggi espressivi antichi e nuovi inframmezzati da piacevoli ed a volte curiosi “amarcord”.

Rodolfo Amodeo

FOTO: l’inaugurazione della mostra di Palazzo Cagnone (con il sindaco Lino Monea e gli organizzatori Angelo Varrica e Nella Manitta) ed un reportage fotografico delle opere d’arte e dei cimeli esposti


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