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E la memoria viaggia alla scoperta dei luoghi

E la memoria viaggia alla scoperta dei luoghi

Nel chiostro del Municipio di Randazzo presentato il libro “Per le antiche strade” del prof. Salvatore Dalia

Il magnifico chiostro medievale, sede del Municipio di Randazzo, ha ospitato, in occasione della “Festa medievale”, la presentazione del libro del prof. Salvatore Dalia “Per le antiche strade. Da Idrisi a Carlo V, da Goethe alla Targa Florio. Guida storica alla Palermo – Messina montagne”, (pagg. 167, De Ferrari Comunicazione Srl, Genova, € 18,00). Alla presenza del Sindaco, prof. Michele Mangione, il volume è stato presentato dal collega giornalista della Rai, sede di Catania, Nino Amante, presente e visibilmente commosso per l’accoglienza riservatagli l’autore.

In quest’ultimo periodo, diversi autori, con le proprie ricerche, stanno dando un notevole contributo alla conoscenza del sistema viario della Sicilia, anche se le ultime vicende (crolli di ponti, frane, interruzioni di ogni genere) manifestano le magagne di un sistema di comunicazioni non certo all’altezza dei tempi: ricordiamo la ricca ricerca in due volumi del prof. Sebastiano Sciorto su “La viabilità antica. Sicilia Sud-orientale” e “La viabilità antica. Sicilia centro-meridionale e itinerari romani da Siracusa ad Agrigento”; quella di Antonio Patanè su “I viaggi della neve” e l’altra del prof. Vecchio sulle regie trazzere di Sicilia, nonché la presenza del “Museo del viaggio” di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, diretto dalla professoressa Francesca Gringeri Pantano, museo che raccoglie documenti di notevole valore sul sistema viario isolano.

La lettura del libro, ricco di piantine, opera spesso dell’autore, docente di geografia nelle scuole superiori, restituisce ai luoghi, lontani dalle correnti culturali e turistiche, valenza storiografica legati a quanti hanno dominato l’isola: bizantini, arabi, normanni, svevi, angioini, spagnoli, borboni, fino ai numerosi viaggiatori che visitarono la Sicilia (poeti, scrittori, pittori, ma anche aristocratici, re e regine, compresi i Florio con la famosa Targa riservata alla corsa automobilistica).

Il volume di Dalia rappresenta l’affascinante viaggio, frutto di una minuziosa ricerca condotta sulla Palermo – Messina montagne, alternativa a quella costiera, flagellata dai possibili attacchi dei pirati musulmani che infestavano, dalla vicina Africa, in continuazione le coste siciliane, saccheggiavano e deportavano come schiavi quanti riuscivano a catturare, rifornendo i mercati di Tunisi e di Tripoli.

Si parte dal capoluogo dell’isola, Palermo, e da lì Ficarazzi, Bagheria, Altavilla Milicia, Trabia, Termini Imerese, Cerda, Caltavuturo, Scillato, Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia Soprana e Sottana, Gangi, Sperlinga, Nicosia, Troina, Bronte, Maniace, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Taormina, Forza d’Agrò, Savoca, Scaletta Zanclea e, finalmente, Messina.

Lungo il tortuoso percorso l’autore, anche dalla etimologia delle varie contrade, ha trovato interessanti tracce del passato con postazioni una volta servite dal servizio postale a cavallo; con fondaci che servivano per il cambio dei cavalli e per il riposo ed il vettovagliamento del personale incaricato il cui viaggio a cavallo durava una settimana piena. Una particolare dedica è riservata proprio alla città di Randazzo, colpita duramente dai bombardamenti alleati durante il secondo conflitto mondiale con la perdita di parte del tessuto urbano, ma che un tempo era terra di integrazione fra locali, latini, ebrei e i cosiddetti lombardi, cioè provenienti dall’alta Italia.

Domenico Pirracchio

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