Giarre, la celebrazione di un’eccellenza -
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Giarre, la celebrazione di un’eccellenza

Giarre, la celebrazione di un’eccellenza

Applausi per l’esibizione dell’Orchestra Macherione del III Istituto comprensivo in piazza Duomo

 Dopo l’entusiasmante saggio orchestrale a “Le Ciminiere” di Catania, come promesso al sindaco di Giarre, dott. Roberto Bonaccorsi (presenti pure il vicesindaco arch. Salvo Patanè e l’assessore alla Cultura, preside Antonino Raciti), l’Orchestra Macherione del Terzo istituto comprensivo sabato scorso ha regalato il “bis” ai concittadini nel salotto buono di Giarre, piazza Duomo, per l’occasione gremita di numerosi musicofili. Infatti, l’“Orchestra Macherione”, già diretta dal M° Angelo La Spina ed attualmente dal M° Giuseppe Mignemi (autore della maggior parte delle trascrizioni), rappresenta, da diversi anni, un fiore all’occhiello non solo per la scuola, diretta con competenza e passione dalla preside Rossana Maletta, ma dell’intera città.

La serata si è aperta con l’esibizione dell’orchestra dei “Piccoli Musicisti”, diretta da Patrizia Mangiagli e formata dagli alunni della 1ª G del “Verga”, sezione ad indirizzo musicale (con altri elementi ad integrare la formazione), al loro debutto, che hanno proposto “Courente” di Marini, “The sound of silence” di Simon e Garfunkel ed il celebre spiritual “Oh when the saints go marching in”. Quindi, l’orchestra degli alunni di 2ª e 3ª media hanno eseguito l’Inno di Mameli e l’“Inno alla Gioia” di Beethoven, per poi proporre un programma che ha rappresentato la sintesi tra il percorso didattico affrontato ed i diversi generi ed epoche musicali. Particolarmente gradito dal pubblico il celebre brano jazz “Take Five” di Brubeck e Desmond, dallo swing affascinante.

A fine novembre 2013, l’orchestra ha svolto la funzione di ensemble laboratoriale nel progetto del Miur “Suoni condivisi”, per la formazione ed il perfezionamento dei docenti direttori d’orchestra della Sicilia, esperienza formativa di alto valore didattico. Tra i brani musicali studiati anche la “Gavotta” di Hàndel, elaborata dal docente del suddetto corso Simone Genuini. Da ottobre a dicembre quasi tutte le energie del corso a indirizzo musicale sono state impegnate nella preparazione del concerto di Natale, dal quale è stato tratto “A la Huella” di Ramirez. Tra le attività musicali c’è stato anche un laboratorio di composizione musicale, uno spazio didattico dedicato all’attività creativa, a seguito del quale sono stati prodotti diversi componimenti per vari strumenti, raccolti in un volume e registrati in un CD.

Nell’occasione, è stato eseguita “Sky Night” del giovanissimo sassofonista Giovanni Campo, peraltro premiato alla 6ª edizione del concorso nazionale “Jacopone da Todi” e che ha avuto un riconoscimento dal Miur. A proposito di musica contemporanea, suggestivo il brano scritto dal direttore Mignemi, “Alea iacta est”, premiato dal Miur, nel quale l’orchestra ha ricercato nuove sonorità, quelle della musica “aleatoria”.

In programma non potevano mancare gli omaggi ai “mostri sacri” della musica. Anzitutto, la “Fuga n. 2” tratta dal primo libro de “Il clavicembalo ben temperato” di Bach; quindi, il secondo tempo “Scherzo” della 9ª Sinfonia di Beethoven, brano lungo ed impegnativo che ha sottolineato la bravura dei ragazzi giarresi. La conclusione è stata un vero e proprio inno alla musica: “Music” di John Miles (voce solista Virginia Gangemi, col coro dei piccoli musicisti in prima fila), canzone tratta dal repertorio rock degli anni ’70, il cui testo – in inglese – si commenta da sé: “La musica è stata il mio primo amore e sarà l’ultimo/Musica del futuro e musica del passato/Vivere senza la mia musica sarebbe impossibile/In questo mondo di guai la mia musica è la mia salvezza”.

Complimenti alla preside Rossana Maletta, al direttore Giuseppe Mignemi, ai docenti Patrizia Mangiagli e Jessica Seminara (violino), Grazia Scandurra (clarinetto), Sebastiano Paladino e Gaetano Spartà (pianoforte), Vito Gioieni (flauto), Pierpaolo Maccarrone (violoncello), Rosario Mangano (tromba), Giuseppe Trovato (trombone), Antonino Guzzo (oboe), Giovanni Caruso (percussioni) e, soprattutto, agli oltre cento piccoli bravissimi musicisti!

Mario Vitale

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