Francavilla: il sindaco Monea non molla -
Catania
13°

Francavilla: il sindaco Monea non molla

Francavilla: il sindaco Monea non molla

Anche se il civico consesso dovesse – com’è ormai probabile – decadere, il primo cittadino non intende favorire un ritorno alle urne. Sia lui che il presidente del Consiglio, Alessandro Vaccaro, sostengono che lo scioglimento dell’organo consiliare è stato “immotivatamente voluto” da alcuni consiglieri

Il Consiglio Comunale di Francavilla di Sicilia probabilmente decadrà (a meno di un eventuale accoglimento del ricorso amministrativo che qualche gruppo politico si starebbe accingendo a presentare), ma il sindaco Lino Monea intende rimanere saldamente alla guida della cittadina dell’Alcantara per altri tre anni e passa, ossia sino alla conclusione ufficiale del suo mandato (previsto per la primavera del 2017).

E’ quanto emerso dalla conferenza-stampa tenuta dal capo dell’Esecutivo francavillese qualche giorno fa, nel corso della quale Monea ha anche annunciato l’immediata ripresa della mensa scolastica e di altri importanti servizi che, grazie alla recente approvazione del Bilancio 2013 da parte del commissario regionale Giuseppe Petralia (sostituitosi al Consiglio Comunale “ribelle”), possono nuovamente essere erogati alla popolazione locale.

«Lo scioglimento del Consiglio Comunale – ha sottolineato il sindaco di Francavilla – è stato causato solo ed esclusivamente da alcuni suoi esponenti i quali, rinunciando inspiegabilmente al mandato loro conferito dagli elettori, si sono rifiutati di discutere ed eventualmente emendare e modificare lo schema di Bilancio che la mia Giunta aveva già approntato nello scorso mese di Novembre».

Nelle ultime ore ci è giunta anche una nota del presidente dell’organo consiliare francavillese, Alessandro Vaccaro, nella quale quest’ultimo si dichiara «rammaricato per le sorti del nostro Consiglio Comunale: un maggior senso di responsabilità avrebbe sicuramente scongiurato questa triste fase politica, che ha arrecato disagi ai nostri concittadini. Per evitare la decadenza del civico consesso ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità. A cominciare dalla seduta del 30 gennaio scorso, in cui ho posto per ben due volte in votazione la richiesta di rinvio per poter approfondire l’argomento con il commissario ad acta. Purtroppo, però, entrambe le istanze sono state bocciate dalla maggioranza dei consiglieri. Nonostante ciò, ho comunque disposto la convocazione di un altro Consiglio Comunale entro il termine di legge. Il tutto, però, si è rivelato inutile, visto che in quella seduta convocata “in extremis” si sono venuti, di fatto, a creare ben cinque gruppi consiliari, che hanno determinato un’eccessiva frammentazione ed un’accesa conflittualità. Alla fine, lo strumento finanziario è stato ugualmente e tranquillamente approvato dal commissario regionale il quale, a differenza di alcuni nostri consiglieri comunali, non vi ha rilevato irregolarità. E pensare che il giorno del mio insediamento avevo incautamente detto che “…questo, forse, è il Consiglio Comunale più qualificato nella storia del nostro paese”. Meno male che ho detto “forse”, perché alla luce degli ultimi avvenimenti… ammetto di essermi sbagliato!».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra Lino Monea ed Alessandro Vaccaro

Potrebbero interessarti anche