Illuminazione pubblica, indagine GdF - Video -
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Illuminazione pubblica, indagine GdF – Video

Illuminazione pubblica, indagine GdF – Video

La Guardia di finanza di nuovo al Comune di Giarre. Una task force guidata dal capitano Antonino Costa ha acquisito decine di faldoni con documenti, delibere, determine sindacali. Fari puntati sull’appalto della pubblica illuminazione che, come anticipato da Gazzettinonline riserva molte sorprese; una vicenda complessa e articolata che si trascina dal 2009 e che negli ultimi giorni si è arricchita di una intervista esclusiva all’imprenditore Rosario Fresta che superò nel 2009 la selezione del progetto di finanza varato alcuni mesi prima l’approvazione di quella delibera di Giunta del 23-12-2009 con la quale, senza una pubblica gara, senza visti tecnici della III e IV Area, è stato decretato l’affidamento diretto della gestione della pubblica illuminazione alla Telecom. Quel progetto di finanza per il quale, l’Amministrazione, aveva incaricato la dirigente della III Area, ing.Pina Leonardi oltre alla nomina della Commissione incaricata di esaminare le proposte progettuali,inspiegabilmente, non andò avanti. Lo stop arrivò con la restituzione della proposta per la mancata copertura economica. Fu il ragioniere generale Lipari in persona a comunicarlo con una nota alla dirigente della III Area, Leonardi. Non solo. Nel luglio del 2009, quando ormai la gara per il progetto di finanza era stata espletata con la partecipazione di tre imprese e la selezione del soggetto promotore, una ditta di Linera, il cui progetto aveva ottenuto il migliore punteggio, l’ex sindaco Teresa Sodano, recapitava una dura lettera alla dirigente Leonardi invitandola a fermare l’iter procedurale. Quella lettera fu mandata per conoscenza anche al Nucleo di valutazione. Le Fiamme gialle che hanno ricostruito il mosaico hanno acquisito tutta la documentazione di quell’affidamento diretto e del progetto di finanza che era stato annullato arrecando un danno materiale pesantissimo all’impresa di Linera di Rosario Fresta a fronte di un investimento di 70 mila euro per la progettazione e 150 mila euro per l’acquisto di materiali vari, come ha confermato nell’intervista concessaci il 5 marzo scorso e che la Guardia di finanza ha richiesto all’autore e all’editore di Gazzettinonline, come ulteriore elemento di prova a supporto dell’indagine che punta i riflettori su quei tre anni di delibere e determine dirigenziali attraverso le quali, il Comune di Giarre, si è impegnato a pagare in 10 anni oltre 8 milioni di euro, tra leasing, fornitura di quadri elettrici e manutenzioni. Una montagna di soldi per un servizio pubblico come l’illuminazione cittadina che, sulla carta, avrebbe dovuto comportare per il Comune un risparmio del 50% sui costi e la fruizione di alcuni servizi accessori come la video sorveglianza e il wi-fi e la manutenzione degli impianti, attraverso il supporto di una azienda partner di Telecom, Servizi Speciali, di Casteldaccia (Pa). I finanzieri hanno preso possesso non solo della documentazione dei contratti Telecom e Servizi Speciali, ma anche il verbale della recente conferenza dei servizi, alla quale hanno preso parte il sindaco Roberto Bonaccorsi, il Segretario comunale Rossana Manno e i dirigenti comunali Letterio Lipari, Pina Leonardi e Venerando Russo. Conferenza nel corso della quale sono stati ricostruiti tutti i passaggi relativi al progetto di finanza per la pubblica illuminazione, poi sospeso repentinamente dall’Amministrazione, dell’affidamento diretto alla Telecom e dei contratti di manutenzione e della telefonia mobile, oltre a vari servizi informatici. Una indagine, dunque, particolarmente complessa e delicata, quella della Guardia di finanza che in parte si ricollega con la vicenda dei telefonini di servizio e che potrebbe riservare non poche sorprese.

 

LA VIDEO INCHIESTA DI NIENTE LIMITI  

LA VIDEO INTERVISTA ALL’IMPRENDITORE CHE DENUNCIA 

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