Ducunt volentem fata, nolentem trahunt! -
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Ducunt volentem fata, nolentem trahunt!

Ducunt volentem fata, nolentem trahunt!

  “Ducunt volentem fata, nolentem trahunt!”: proprio così, dal momento che “Chi è consenziente, il fato lo conduce”, mentre “chi non lo è”, il fato “lo trascina”! Una espressione che, tratta dalle Epistole a Lucilio di Seneca (107,11), sta ad indicare l’ineluttabilità della sorte, tant’è che in essa, una vera e propria sentenza nei confronti di tutti coloro che hanno responsabilità di governo e conseguentemente si trovano a poter disporre della sorte altrui, l’Autore condensa felicemente, evidenziandolo, uno degli elementi più notevoli del loro essere uomini pubblici, al servizio di una qualsivoglia comunità. E allora, attento a te, giovane ductor Matteo Renzi, attuale e riconosciuto condottiero delle molte, infinite speranze per un’Italia migliore, sì, più giusta.

E quindi, se le tue promesse – rivolte di certo non solo agli uomini e alle donne del Partito democratico ma anche a tutti coloro che hanno guardato a te come a un uomo politico diverso e nuovo rispetto a quanti calcano attualmente la scena politica – erano e sono il frutto di una visione politica nuova –, sì, di un modo diverso di guardare al futuro del Paese Italia, stretto ormai da anni in una tenaglia che lo mortifica, lo sconforta e lo rende sempre più dolorante –, è giunto ora il tempo che tu lo dimostri. Con la nuova direzione che hai dato al tuo partito, formata da un gruppo di giovani i quali con te sembrano condividere il progetto di far cambiare verso alla politica italiana, dai la sterzata decisiva, sine dubitatione, perché l’Italia che soffre sta dalla tua parte.

Chiaramente, sì, l’intera Italia che soffre sta dalla tua parte, e non solo quegli uomini e quelle donne che ti hanno permesso di giungere alla guida del Partito democratico. Sì, è l’intero Paese Italia – ad esclusione di quella sparuta minoranza che, incurante delle tante tragedie che attualmente si stanno vivendo, continua imperterrita a gozzovigliare sulle spalle del popolo minuto – a stare dalla tua parte. Sì, a spingerti a non mollare. Sì, a chiudere la porta in faccia a tutti i generi di potentati. Sì, perché, percorrendo in lungo e in largo i diversi schieramenti politici del Paese Italia, tu, giovane ductor Matteo Renzi, sei l’unico politico che può far cambiare verso all’Italia. Sì, poiché è necessario che l’Italia cambi finalmente verso. Altrimenti, catastrofe sarà!

Proprio così, catastrofe sarà! Una vera e propria calamitas: una sventura, o disgrazia che dir si voglia, dannosa, insopportabile, sì, di quelle non viste ormai da troppo tempo. Giacché, egregio ductor, per il carattere e la fermezza fino ad oggi dimostrati, hai in te le vere doti di un abile e forte condottiero, al pari di quanti, lungo i secoli, la storia ha reso celebri. E proprio al pari di costoro – i quali ebbero il coraggio di non guardare in faccia nessuno, neppure le persone a loro più care – vai per la tua strada. Sì, non curarti dei tanti vermicelli che, ad ogni piè sospinto, tentano di sbarrarti la strada: principalmente quelli del tuo partito che, assieme e d’intesa con tutti gli altri inquilini dei molti palazzi del potere, non vogliono per nulla perdere le loro tante prerogative!

Coraggio, quindi, giacché “Si vis pacem, para bellum”!

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