Entra nel vivo il processo d’Appello che vede imputato l’ex parroco di Santa Maria, don Vincenzo Calà, accusato di presunti abusi sessuali e già condannato a quattro anni in primo grado.

All’udienza svoltasi ieri al tribunale di Catania, il Presidente della Corte si è pronunciato in merito alla richiesta di rinnovazione dibattimentale formulata dal presbitero. Quest’ultimo, dopo la sentenza di primo grado, aveva chiesto alla Corte d’Appello di fissare con priorità il giudizio di secondo grado.

L’imputato aveva, altresì, formulato istanza alla Corte affinché il processo si svolgesse a porte aperte ma la Corte ha rigettato la richiesta e ha ordinato che il processo proseguisse a porte chiuse.

Il Presidente, inoltre, ha autorizzato una parziale rinnovazione dibattimentale acquisendo agli atti del processo alcune fotografie riguardanti la festa del 18esimo compleanno della presunta vittima, risalente al mese di agosto 2005; ovvero quattro mesi dopo i presunti abusi subiti. Adesso la parola passa all’accusa della parte civile.

In totale sono 120 le pagine di appello proposte dai difensori di don Vincenzo che è deciso a dimostrare la propria innocenza in aula.

Gaetano Scarpignato