Disbrigo pratiche immigrati: quattro arresti a Catania -
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Disbrigo pratiche immigrati: quattro arresti a Catania

Disbrigo pratiche immigrati: quattro arresti a Catania

Foto tesseraScoperta una insospettabile organizzazione che, attraverso un articolato meccanismo di frode, ha consentito a centinaia di migranti di beneficiare indebitamente del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno. La Guardia di finanza di Catania a conclusione di una complessa attività investigativa ha arrestato quattro persone con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In particolare, le indagini sono scaturite dalle numerose segnalazioni pervenute al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania dalla locale Prefettura e dalla Questura – Ufficio Immigrazione, con particolare riguardo alla documentazione fiscale (buste paga, modelli CUD e dichiarazioni dei redditi) che alcuni soggetti extracomunitari, prevalentemente di etnia cinese, africana e cingalese, avevano allegato alle domande per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno presentate ai predetti Uffici.
Proprio sulla documentazione si è concentrata l’attenzione investigativa delle Fiamme gialle. Sono stati avviati mirati controlli fiscali finalizzati ad appurare la veridicità e la sussistenza reale dei dati contabili e reddituali dichiarati dagli extracomunitari. I primi riscontri hanno permesso di accertare la falsità dei documenti fiscali esibiti, in quanto attestanti rapporti di lavoro dipendente inesistenti, ovvero l’esercizio di attività imprenditoriali mai avviate.
Inoltre, dai successivi approfondimenti, circa gli intermediari preposti all’invio telematico della documentazione fiscale prodotta è emerso che la stessa è stata predisposta presso soli tre uffici di consulenza contabile, ossia gli studi “U.C.A.T.” e “A.C.A.I.” di Catania e “UNION COMMERCIO” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
In particolare, i titolari degli “uffici” sono risultati, dalle indagini della Guardia di Finanza, i responsabili che avevano predisposto con modalità fraudolente le buste paga e le altre certificazioni di lavoro dipendente o d’impresa, utilizzate dagli extracomunitari per dimostrare alla Questura e alla Prefettura di Catania il possesso dei requisiti necessari per ottenere il permesso di soggiorno.
Le complesse ricostruzioni eseguite dalla Guardia di Finanza hanno consentito, quindi, di delineare un vero e proprio sodalizio criminoso, composto da professionisti e consulenti fiscali, riconducibile a:
Gaetano Augeri, 66 anni, titolare dello studio di consulenza U.C.A.T. di Catania e organizzatore dell’associazione;
Andrea Venturelli, 45 anni, titolare dello studio contabile A.C.A.I. di Catania;
Antonio Triolo, 68 anni, responsabile dello studio di consulenza Union Commercio di Barcellona Pozzo di Gotto (ME);
Nicola Ciccia, 44 anni, collaboratore dello studio U.C.A.T. di Augeri.
Le intercettazioni telefoniche e ambientali sono state di grande utilità per delineare il ruolo degli indagati, la loro consapevolezza dell’attività illecita, nonché la posizione di vertice rivestita dall’Augeri, ideatore e promotore del meccanismo delittuoso, posto in essere fin dal 2007 e ancora attuale, finalizzato a consentire il rilascio dei permessi di soggiorno a soggetti clandestini privi dei requisiti richiesti, nonché di favorire anche la ricongiunzione dei rispettivi nuclei familiari.
Presso lo studio di uno degli indagati è stata sequestrata un’ingente somma di denaro in banconote di grosso taglio, pari a oltre 34.000 euro. Sulle banconote rinvenute, a riprova che le stesse fossero il provento dell’attività criminosa, gli indagati avevano annotato i nominativi degli stranieri da cui avevano ricevuto il contante quale corrispettivo delle consulenze. Sono stati, altresì, acquisiti oltre 300 fascicoli riconducibili a cittadini extracomunitari che si erano rivolti ai predetti studi professionali per la predisposizione dei falsi documenti e delle false dichiarazioni fiscali necessarie al rilascio delle autorizzazioni da parte delle Autorità preposte.
Sulla base della documentazione acquisita, sono stati poi sentiti i cittadini extracomunitari titolari dei fascicoli rinvenuti, consentendo di appurare pagamenti fino a € 500 per singola indebita pratica.
L’indagine rientra nelle complesso delle attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania a contrasto dell’immigrazione clandestina.

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