Due sanzioni, un danno economico concreto e un altro colpo alla credibilità amministrativa. Il Comune di Giarre subirà una trattenuta complessiva di quasi 80mila euro dai trasferimenti regionali a causa di gravi inadempienze burocratiche: la mancata presentazione nei termini della relazione annuale del Sindaco e il mancato adempimento delle procedure di democrazia partecipata.
La sanzione più pesante: 78.530 euro per la mancata relazione del Sindaco
La parte più rilevante della penalizzazione arriva dalla mancata trasmissione della relazione annuale del Sindaco prevista dall’art. 119, comma 3, della Legge Regionale Sicilia n. 3/2024. Una relazione fondamentale per la verifica del programma amministrativo da parte del Consiglio comunale e della cittadinanza. Per questo inadempimento, la Regione ha trattenuto ben 78.530,98 euro.
Una circostanza aggravata dal fatto che la Presidenza del Consiglio comunale aveva da tempo contestato formalmente l’insufficienza della relazione presentata dal Sindaco Leonardo Cantarella, chiedendone l’integrazione e la corretta calendarizzazione. Una richiesta rimasta per settimane senza esito e che oggi si traduce in una sanzione diretta al bilancio dell’Ente.
Altri 11.284 euro persi per la democrazia partecipata
Oltre alla relazione del primo cittadino, il Comune di Giarre ha omesso anche di rispettare l’obbligo di attivare le forme di democrazia partecipata, previste dalla normativa regionale. In questo caso, la sanzione è pari a 11.284,62 euro.
Un meccanismo, quello della democrazia partecipata, che obbliga i Comuni a coinvolgere direttamente i cittadini — tramite consultazioni pubbliche, votazioni o proposte — sull’utilizzo di una quota del bilancio. A Giarre, però, nonostante le precedenti esperienze positive, il 2024 è trascorso senza alcuna iniziativa in tal senso.
Un danno doppio, in un momento delicato
La perdita complessiva di quasi 80mila euro arriva in un periodo di estrema fragilità per le casse comunali. È anche una sconfitta politica, perché mostra l’incapacità dell’amministrazione di rispettare le scadenze fondamentali, vanificando risorse già destinate.
Intanto cresce il malcontento in Consiglio comunale, dove — dopo le tensioni sulle relazioni, sul bilancio e sulle scelte di giunta — la tenuta della maggioranza resta tutta da verificare.
Il rischio ora è che altri fondi regionali o statali possano seguire la stessa sorte, se non verranno adottati subito correttivi netti, scelte operative chiare e un cambio di passo nell’approccio alla gestione dell’ente.






