Giarre, dal I Istituto Comprensivo un netto “no”, argomentato, al ridimensionamento -
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Giarre, dal I Istituto Comprensivo un netto “no”, argomentato, al ridimensionamento

Giarre, dal I Istituto Comprensivo un netto “no”, argomentato, al ridimensionamento

La tranquillità della ragione, la serenità della realtà, la puntualità dei dati oggettivi. Con questi punti di forza, la dott.ssa Benedetta Carmela Scilipoti, Dirigente del I Istituto Comprensivo Statale “Giuseppe Russo”, ha risposto, in audizione davanti alla IV Commissione Consiliare Permanente, all’istanza della Dirigente del III Istituto Comprensivo, Dott.ssa Rosanna Maletta, di acquisizione di due plessi scolastici: Cosentino, dove sono presenti 93 alunni, e il Rodari, con 82 alunni, che fanno riferimento al Primo Istituto. Una proposta che ha viaggiato con il vento in poppa, soprattutto sui social, con commenti inappropriati nei confronti del Primo Istituto dai “supporter” della proposta, tra genitori e qualche docente del Terzo Istituto.

Una proposta cui la dott.ssa Scilipoti ha risposto, con il pieno appoggio del personale docente, amministrativo e, soprattutto, delle famiglie degli alunni, con una puntuale argomentazione che è stata portata a conoscenza del Sindaco, dott. Leo Cantarella, della IV Commissione Consiliare Permanente, presieduta dal Presidente Angelo Spina, con i componenti Alfio Tomarchio, Salvo Cantarella, Carmelo Strazzeri, Santo Primavera ed i consiglieri comunali Vincenzo Silvestro e Leo Patanè. Così i presenti hanno potuto avere un quadro generale più completo della situazione. Seduti nello spazio riservato al pubblico, i componenti del Consiglio d’Istituto ed alcuni ex docenti del I Istituto Comprensivo, hanno dimostrato, con la presenza, l’assoluta unità di intenti con la Dirigente.

Un’argomentazione pacata ma puntuale, con cui la dott.ssa Scilipoti ha definito i termini della questione, ha guidato i consiglieri comunali verso una conoscenza più ad ampio spettro della situazione: «Le iscrizioni vengono fatte dalle famiglie valutando e scegliendo l’offerta formativa, la realtà della settimana corta, la professionalità dei docenti ecc.  Non si può neppure parlare di territorialità se genitori di alunni di S. Alfio iscrivono i figli al I Istituto invece che al III.  Lo confermano i dati: ad esempio, tra i nostri iscritti al plesso Rodari, su 82 alunni, circa 60 bambini vengono da altri quartieri o addirittura comuni limitrofi. Grazie ad una rimodulazione di programmazione partita da lontano, abbiamo ampliato l’offerta formativa della scuola secondaria di primo grado, con tre sezioni di classi flipped classroom/capovolte, uniche nel Comune di Giarre che hanno previsto una adeguata formazione dei docenti, supportata da strumenti adeguati».

Nel prosieguo dell’intervento, in riferimento all’affermazione riportata in un precedente servizio, riguardo la migrazione senza conseguenze di classi dal I al III Istituto espressa dalla Dirigente del Terzo Maletta che riportava “questo permetterebbe la convivenza dei tre istituti scolastici senza procurare alcun danno ai dirigenti scolastici, agli alunni e agli insegnanti”, la Dirigente Scilipoti ha affermato, invece, che «quando in una scuola si accorpano plessi e si spostano alunni,  il danno è considerevole soprattutto per l’istituto che perde alunni e plessi. In primis, si devono rifare le graduatorie interne in entrambi gli istituti, quindi andrebbero via molti docenti. Questi, non perderebbero il posto di lavoro perché possono essere riassorbiti dall’altra scuola, ma inseriti per ultimi in graduatoria, senza più anzianità di servizio, soggetti negli anni successivi a trasferimento, perdendo stabilità. Ma, a prescindere da questo, la nostra scuola, con questa proposta di accorpamento, perderebbe oltre venti docenti, nove curriculari alla primaria, otto all’infanzia, cattedre intere di Italiano e altre discipline, docenti su più scuole con orario spezzato alla primaria. Per non parlare dei docenti di sostegno.  Tutto ciò comporterebbe la perdita di identità dell’Istituto e il proprio progetto educativo. Gli alunni, che sono il nostro interesse primario, non si ritroverebbero più i docenti a cui erano abituati e l’offerta e il metodo che avevano scelto. Inoltre, la cessione di 180 alunni circa non risolverebbe nulla, il numero degli alunni del Terzo scenderebbe di nuovo con gli esami finali della Secondaria di Primo grado. Così come per noi, a fine giugno ci ritroveremmo con in meno i 180 e tutti gli alunni del terzo anno della secondaria di primo grado, per un totale di circa 300 alunni. Come potremmo mai rimpiazzarli, considerando il basso tasso di natalità? Nessun danno? Certo, il danno è nostro, senza alcun dubbio!».

All’obiezione del presidente della Commissione Angelo Spina, che riportava quanto riferito dalla dott.ssa Maletta di non avere spazi a disposizione, per poter creare una scuola dell’infanzia che possa diventare vivaio per i livelli scolastici successivi, la Dirigente Scilipoti ha fatto notare come «gli spazi si possano ricavare liberando le aule/laboratori, così come abbiamo fatto noi, sacrificando persino l’aula magna».

Sulla mancanza di spazi adeguati al Terzo, la Dirigente Scilipoti, ex docente del Terzo Istituto si mostra davvero stupita del fatto che non ci siano più aule al Terzo per poter ospitare altri alunni, «una scuola che nel passato ospitava circa mille alunni o  poco più, senza contare allora sui plessi di S.Alfio e Jungo».  

Le parole ed i dati oggettivi proposti dalla Dirigente Scilipoti sono stati accolti da componenti della commissione, che hanno aggiunto le proprie riflessioni in merito. Se il presidente Spina ha auspicato “la necessità di trovare un accordo tra le Dirigenti, includendo anche la dott.ssa Maccarrone del II Istituto Comprensivo, per non fare perdere a Giarre nessun Istituto”, il consigliere Primavera ha sottolineato che “la Commissione non può entrare nel merito della programmazione fatta da un dirigente e non possiamo togliere ad uno per dare ad un altro in quanto non di nostra competenza”; il collega Tomarchio ha ribadito “la volontà di trovare una soluzione equa che non faccia perdere alcun istituto”, appoggiato in questo auspicio dal consigliere Strazzeri (“Giarre ha l’interesse a non perdere nulla”) e dal consigliere Silvestro (“Commissione e Consiglio comunale possono solo portare avanti un lavoro di studio ed approfondimento, ma la scelta è dell’Amministrazione comunale. Certo, ognuno ha il diritto di difendere il proprio Istituto e di proporre ma non di pretendere”).

Il Sindaco Cantarella, nel concludere l’audizione, ha ricordato come “il calo demografico metta a rischio l’esistenza di molti istituti e già altre realtà della provincia di Catania hanno sperimentato perdite ed accorpamenti. Farò di tutto per non perdere neppure un circolo, ma non nascondo le difficoltà nel gestire situazione”.

Toccherà adesso alla Dirigente del II Istituto Comprensivo, dott.ssa Maria Cettina Maccarone, andare in audizione davanti alla IV Commissione consiliare, per poi attendere le conclusioni e gli sviluppi sulla delicata questione.

Corrado Petralia

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