Si sono conclusi a Riposto gli interventi di messa in sicurezza del torrente Babbo-Cozzi, finanziati ed eseguiti dalla Protezione civile regionale in seguito agli eventi alluvionali che, il 13 novembre dello scorso anno, avevano provocato gravi danni e criticità idrauliche in diverse aree del territorio comunale. I lavori hanno riguardato la rimozione del tubo Armco, che per diverse centinaia di metri incanalava le acque del torrente ma che, durante l’alluvione, era stato in parte divelto dalla forza dell’acqua, la creazione di una vasca di calma per rallentare la violenza del flusso e la completa pulizia dell’alveo del torrente.
Il sindaco Davide Vasta ha effettuato un sopralluogo sul posto per verificare la qualità degli interventi e il ripristino delle condizioni di sicurezza idraulica.
“Con questi lavori – spiega il sindaco Vasta – è stato eliminato il rischio che si era venuto a creare dopo l’alluvione del 13 novembre. Il tubo Armco non aveva svolto la sua funzione, ovvero far defluire correttamente le acque del torrente, diventando anzi un punto critico. Oggi, grazie al lavoro sinergico con la Protezione civile e l’Autorità di Bacino, è stata realizzata una vasca di calma che rallenterà il flusso delle acque provenienti da monte, riducendo la velocità e la forza con cui raggiungono il mare. In questo modo abbiamo messo in sicurezza il tratto più delicato”.
Il primo cittadino annuncia che il Comune di Riposto ha già presentato alla Protezione civile nazionale un progetto per completare l’intervento con la rimozione dell’ultimo tratto del tubo Armco fino alla foce, al fine di uniformare la sezione del torrente e garantire un deflusso regolare anche in caso di precipitazioni eccezionali.
“Siamo soddisfatti del lavoro realizzato – conclude Vasta – ma continueremo a impegnarci affinché la Protezione civile nazionale, che negli scorsi mesi è venuta più volte a verificare lo stato dei luoghi, possa finanziare anche l’ultima parte dell’opera. Solo così potremo dire di aver definitivamente messo in sicurezza il tratto finale del torrente Babbo-Cozzi, che presentava le maggiori criticità”.