Li ha accolti in oratorio mettendo a loro disposizione i locali e senza pretendere che venissero a messa. A distanza di oltre 60 anni anni, i ragazzi degli anni ‘60 lo ricordano ancora con tanto affetto. Con questo spirito nell’oratorio festivo della Chiesa madre, alla presenza di un centinaio di persone si è svolta la cerimonia in memoria di monsignor Don Rosario Di Bella. Nel cortile dell’oratorio è stata celebrata la santa messa dall’arciprete, don Nino Russo, che ha ricordato la figura di monsignor Di Bella.
Di seguito, nel salone parrocchiale è stata scoperta una targa recante la scritta: “I ragazzi dell’oratorio degli anni 60/70 a Mons. Rosario Di Bella. Eri tra noi a seminare gioia. Ci sei ancora come luce nel nostro cammino”.
Tra tanta emozione, il presentatore della serata, Carmelo Cavallaro, ha ricordato la figura di Don Saro. Di seguito il prof. Alfino Grasso, presidente dell’Azione Cattolica negli anni in cui monsignor Di Bella era nel Duomo di Giarre, ha puntualizzato come Padre Di Bella abbia aperto l’oratorio a tutti senza distinzione di provenienze.
L’oratorio, all’epoca, era, infatti, un pullulare di ragazzi di ogni età e la domenica, dopo la messa, erano così numerosi che, a volte, non c’era lo spazio per passare da un posto ad un altro. E’ poi intervenuto Beniamino Villaggio il quale ha spiegato l’intuizione di don Saro: avvicinare i ragazzi con lo sport.
Venne fondata l’associazione sportiva “ Altair”. Nella pallavolo si arrivò alla serie C, mentre la squadra di calcio dell’Altair fu per intero presa dal Giarre calcio in promozione. Inoltre, prendendo spunto dalle olimpiadi del 1960 a Roma, furono istituite le olimpiadi in piazza a Giarre a cui parteciparono tutte le parrocchie sino a Fiumefreddo.
La targa è stata poi scoperta da altri giovani dell’epoca: Salvo Fresta e Andrea La Ganga. L’autore della targa, Alfredo Contarino, ha, infine, spiegato come è stata realizzata. La cerimonia si è conclusa con l’intervento della nipote di Padre Di Bella, Heidy, che, commossa, ha ringraziato tutti.